Roma, lascia l’assessore: «Vado via per sempre»
Si dimette Berdini e rincara le accuse: «Pensano allo stadio, periferie al collasso» Raggi: «Solo polemiche, andiamo avanti»
Lunedì la pubblica reprimenda della sindaca Virginia Raggi («La pazienza ha un limite. Più che alle interviste pensi a lavorare»). Ieri, l’uscita di scena: l’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma Paolo Berdini ha presentato le sue dimissioni. Stavolta «irrevocabili», dopo aver già rimesso il mandato la settimana scorsa a seguito del clamore suscitato da alcune sue dichiarazioni alla stampa, pur goffamente smentite, circa l’operato della sindaca («su certe scelte sembra inadeguata per il ruolo che ricopre»). Il passo indietro coincide con quelli in avanti sul nuovo stadio della Roma - che Berdini aveva definito «la più imponente speculazione immobiliare del momento in Europa» - e infatti è partendo da questo caso che l’ormai ex assessore ieri annotava: «Dovevamo riportare la città nella piena legalità e trasparenza delle decisioni urbanistiche, invece si continua sulla strada dell’urbanistica contrattata, che, come è noto, ha provocato immensi danni a Roma».
CREPE Berdini si è distinto per posizioni in contrasto con la linea grillina in Campidoglio (dopo il «no» alle Olimpiadi osservò «si poteva elaborare un piano alternativo») ma viene accusato dalla maggioranza di scarso attivismo. «Bisogna capire che cosa ha fatto in sette mesi. Noi stavamo cercando di capirlo con una due diligence », commentava ieri il consigliere Andrea Coia. Ma, intanto, il governo di Virginia Raggi (indagata per falso e abuso) continua a mostrare crepe: prima l’arresto per corruzione di Raf- faele Marra, ex vice capo di Gabinetto, poi le dimissioni di Salvatore Romeo, capo della segreteria politica, a sua volta indagato per abuso d’ufficio. In precedenza, le dimissioni dell’assessore Paola Muraro, sotto inchiesta per reati ambientali che risalirebbero a quando era consulente dell’Ama; l’addio di Carla Raineri (capo di gabinetto) e Marcello Minenna, assessore al Bilancio. La Raggi potrebbe ora tenere la delega all’Urbanistica, nel frattempo attacca Berdini: «Preferisce fare polemiche piuttosto che lavorare. Andiamo avanti». Tra polemiche anche a livello nazionale: gli M5S accusano di «killeraggio» i giornali che hanno riportato l’sms in cui, in agosto, Luigi Di Maio scriveva alla Raggi «Marra è un servitore dello Stato». Quel Marra che Di Maio dirà di voler cacciare.