I PIÙ E I MENO DELLE OTTO FAVORITE
Dalla leggerezza della Brignone alla forza della Rebensburg, dalla classe della Fenninger all’aggressività della Goggia, ecco i più e i meno delle 8 favorite secondo il capoallenatore azzurro Matteo Guadagnini. Con la Worley che sembra non avere punti deboli.
FEDERICA BRIGNONE
I PIÙ Gigantista di eccellenza, bravissima a tagliare la neve con lo spigolo, su questa neve può dare di più grazie alla leggerezza.
I MENO Ogni tanto si inclina troppo con la spalla sinistra che si abbassa: in questa stagione le è costato tante uscite.
MANUELA MOELGG
I PIÙ Matura e brava ad affrontare tutte le condizioni, è tornata sul podio a Semmering raccogliendo i frutti della tenacia che ha sempre dimostrato.
I MENO Sempre pronta per gli eventi importanti, arriva con un problema agli addominali.
TESSA WORLEY
I PIÙ La tecnica allo stato puro, spigolo perfetto, fisico che si è rafforzato negli ultimi anni. La frequentazione del superG l’ha aiutata a dosare ancora di più lo spigolo in curva.
I MENO La francese non ha punti deboli, è in grado di essere veloce in tutte le pendenze e su ogni tipo di neve.
VIKTORIA REBENSBURG
I PIÙ La tedesca è la Kjus del femminile. Scia con la stessa forza del norvegese. Nei movimenti sugli sci ha una perfetta simmetria del corpo. I MENO Molto dolce sulla neve, la sua azione non è sempre continua. Fatica soprattutto sui cambi di ritmo.
MARTA BASSINO
I PIÙ Leggera sulla neve, perfetta nel taglio con gli spigoli. È una gigantista molto equilibrata con un perfetto parallelismo degli sci.
I MENO Il fisico si deve ancora rinforzare, ma con il suo stile non viene penalizzata dalla carenza di chili e muscoli.
SOFIA GOGGIA
I PIÙ Molto equilibrata e centrale, in questa stagione ha dimostrato uno stato mentale e fisico perfetto.
I MENO Più cattiva delle compagne sullo spigolo, la sua aggressività sulla neve la fa rendere di più su piste dure e qui potrebbe pagare.
MIKAELA SHIFFRIN
I PIÙ La statunitense è una forza della natura, una sciatrice costruita dalla A alla Z.
I MENO In gigante deve ancora completarsi, non è ancora perfetta, deve dosare di più la forza, spesso scia troppo sullo spigolo come in slalom.
ANNA FENNINGER
I PIÙ L’austriaca è la classe fatta persona, riesce ad adattarsi con naturalezza a ogni tipo di pendenza e di neve. I MENO Di ritorno dall’infortunio fa più fatica sul ripido e sul ghiaccio, ma potrebbe essere favorita su questa neve non ghiacciata.