La Gazzetta dello Sport

Max, pugni e carezze «Ora Pjaca pedali Voglio vincere tutto»

Scuote il talento croato: «Deve sacrificar­si» Sugli obiettivi: «Scudetto, Champions e Coppa Italia»

- Matteo Dalla Vite INVIATO A VINOVO (TORINO)

Cos’avrà combinato Marko per aver fatto cambiare rotta a Max? Perché quando ad Allegri – dopo mesi di elogi inversamen­te proporzion­ali ai minutaggi – viene chiesto se il posto naturale dell’insostitui­bile Mandzukic verrà preso da Pjaca, ecco la risposta che spiazza: «Senza Mario o gioco con i tre in mezzo oppure con i 4 davanti e a quel punto il posto di Mario lo possono occupare Pjaca o Sturaro. Pjaca però deve capire che per raggiunger­e certi livelli bisogna che incominci a pedalare, perché il calcio non è fatto solo di tecnica ma anche di sacrifici e disponibil­ità». Stimolo? O bocciatura? «Ora se entra, deve determinar­e, ha grandi qualità. Ma siamo alla Juventus e se vuoi diventare un grande giocatore devi avere la giusta mentalità». Una carezza in un pugno.

DYBALA INTELLIGEN­TE Ieri Allegri ha provato nuovamente il 4-2-3-1, ma il ritorno all’albero di Natale – il 4-3-2-1 con Pjanic e Dybala dietro a Higuain – non è da escludere. «Pjanic sta bene, almeno credo... (in verità ieri avrebbe fatto altra terapia, ndr) – ride Allegri –. Di solito mi arriva la chiamata del dottore la mattina e quando vedo il numero inizio a preoccupar­mi. Invece stamattina non mi è arrivata e mi sono detto che allora è morto il dottore... Marchisio? Fra un mese sarà al meglio, a Cagliari ha fatto bene. Buffon gioca ma a Oporto non so (una battuta, ndr), Dybala si è scusato perché è un ragazzo intelligen­te». Intanto, tra i convocati si rivede Kean.

VINCERE TUTTO, SE... Allegri, il più veloce tecnico di sempre ad aver raggiunto le 100 vittorie. «Sono contento ma lo sarò ancora di più quando vinceremo tutto, se riusciamo. La cosa im-

Con quel gesto tecnico il macedone iniziò a frantumare il muro di diffidenza che lo ha accolto al suo arrivo in Italia, confermand­o la felice intuizione, l’unica di quest’anno, del presidente Zamparini. Dopo quella rete disse: «Questo gol e questa partita, la ricorderò per tutta la vita. Ma mi auguro anche che non sia l’unico gol che segnerò a Buffon, che reputo il miglior portiere di sempre». Nel frattempo, in A, è cresciuto arrivando a 9 gol e dopo aver fatto centro al Napoli con una rete che è valsa il pareggio al San Paolo, l’intenzione di togliersi lo sfizio anche allo Stadium è forte. Perché nella sfida dal pronostico scontato, il Palermo non ha nulla da perdere, soprattutt­o Nestorovsk­i che ormai a stupire ci ha preso gusto. portante è arrivare alla fine e portare a casa il sesto scudetto, che sarebbe leggenda, e provare a vincere Champions League e Coppa Italia». Intanto c’è il Palermo. «Da quando è arrivato Lopez, e si vedeva nel mio Cagliari che aveva attitudini da tecnico, ha più ordine, non concede spazi, quindi bisogna essere veloci, aggressivi. Siamo a -14 dalla fine del camp i o n a t o , ogni errore può costare caro: non si può scherzare. Partita da vincere, i tre punti valgono come quelli contro l’Inter o la Lazio».

FRA LE FAVORITE Piccola, ma significat­iva, digression­e sulla Champions. Max ha visto la prima due-giorni. «E mi sono divertito. Il Napoli ha fatto un’ottima partita, Sarri merita i compliment­i per il lavoro che sta facendo: e non ho mai polemizzat­o su quel che può dire un presidente». A inizio anno sia dirigenza che Allegri dissero che la Juve era ad altezza delle migliori d’Europa: viste Real, Psg, Bayern, va lasciata fra le big? «Ce la lasciamo, ma va dimostrato sul campo. Dobbiamo essere all’altezza di Real, Psg e Bayern soprattutt­o a livello mentale. Dobbiamo spingere molto per aumentare velocità e qualità: abbiamo giocatori in grado di farlo. Tra sette giorni c’è il Porto e non sarà semplice: ha tecnica, velocità e non dà riferiment­i. Ma ora quel pensiero va tenuto lontano. Per forza».

 ?? LAPRESSE ?? L’allenatore della Juventus Massimilia­no Allegri, 49 anni: è alla sua terza stagione sulla panchina bianconera
LAPRESSE L’allenatore della Juventus Massimilia­no Allegri, 49 anni: è alla sua terza stagione sulla panchina bianconera

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