Ibra vede il St. Etienne e sfoggia una tripletta
United ipoteca gli ottavi grazie ai tre gol dello svedese: per lui 17 reti ai francesi Sfida e grandi abbracci tra i fratelli Pogba
Ibra, tanto per rispondere all’ironia dilagante nelle ultime ore dopo il pirotecnico 4-0 del Psg al Barcellona («per vincere la Champions basta allontanare Zlatan»): una tripletta – la prima con la maglia del Manchester United – e buonanotte Saint-Etienne, al quale il centravanti svedese ha rifilato ora 17 gol in totale. Ibra, tanto per rispettare il copione di una stagione in cui è lui il trascinatore dei Red Devils, senza «se» e senza «ma»: 23 reti finora, un abisso tra Zlatan e il resto della squadra. Un tris di sostanza, in questa notte di Europa League, per una volta magari senza la luce del genio, ma è bello anche così. Il primo sigillo è arrivato su punizione, gentile omaggio dell’arbitro Kralovec, con un tiro deviato e una corsa lenta del pallone, al ritmo di una moviola. Il secondo è stato un tocco facile, dopo un’incursione di Rashord e una respinta di Ruffier. Il terzo su rigore, che lo stesso svedese si è procurato al tramonto del match, con il secondo atto di generosità da parte dell’arbitro Kralovec. Zlat- trick: questo l’omaggio su twitter del Manchester United.
LE PAROLE Ibra, che non piazzava una tripletta dall’aprile 2016, con il suo ex Psg contro il Nizza, ha festeggiato in modo sobrio, ma Mourinho e il popolo dei Red Devils ringraziano: qualificazione prenotata, gestione delle risorse umane come si dice in gergo più semplice. A fine match, di fronte alle televisioni, lo svedese, affaticato, ha cercato di minimizzare i suoi meriti: «La tripletta? È figlia del lavoro dell’intera squadra. Potevamo vincere con un margine ancora più ampio, ma va bene anche così. Stiamo tro- vando continuità e questo è un momento decisivo per la nostra stagione. I nostri obiettivi sono dichiarati: quarto posto in Premier per tornare in Champions e conquistare almeno un trofeo. La Community Shield sarebbe troppo poco». IL FILM Il Saint Etienne, guidato dal 2009 da Christophe Galtier, ha cercato di sorprendere i Red Devils con un avvio pancia a terra. Un errore di Bailly ha permesso infatti a Hamouma di puntare Romero e dribblarlo, ma il passaggio dell’attaccante è stato intercettato dalla difesa dello United. Mourinho davanti alla panchina ha urlato alla sua banda di svegliarsi e Martial è stato il primo a rispondere alle sollecitazioni del portoghese: il francese, insieme con il giovane Rashford, è stato uno dei migliori in assoluto. Ma quando Kralovec ha regalato la punizione al Manchester United per un fallo inesistente di Veretout su Ibrahimovic, la notte di Manchester ha preso la sua direzione. Zlatan ha calciato e dopo una doppia deviazione il pallone, lentamente, si è infilato in porta. Tutto il resto è maturato per forza d’inerzia. Ibra ha solo dovuto aspettare che passassero i treni successivi. È salito in corsa e si è goduto la sua notte. Anche la signora Pogba, in tribuna per godersi i figli Paul e Florentin, ha applaudito lo show di Zlatan.