Gravina si gioca la carta Abodi: «Serve una sterzata»
1Con 55 voti su 60 la Lega Pro candida lo sfidante di Tavecchio: «Ora attenti allo stalking». Intesa Lotti-Sibilia sui Dilettanti
«Attenti allo stalking». Non usa mezzi termini, Gabriele Gravina. Parole come pietre e toni durissimi: il suo endorsement per Andrea Abodi – votato per alzata di mano da 55 società su 60 (con 2 astensioni, Livorno e Feralpi Salò, e 3 assenze) – è innanzitutto una dichiarazione di guerra a Carlo Tavecchio e Claudio Lotito, quest’ultimo continuamente evocato, pur senza nominarlo. «Sapete tutti che ora partirà lo stalking elettorale, ma tanto ormai siamo immunizzati», dice Gravina alle sue società. Il presidente della Lega Pro recita alla grande il ruolo del poliziotto cattivo. A nulla serve l’invito alla concordia che Cosimo Sibilia, unico presente dello schieramento pro Tavecchio, rivolge all’assemblea in apertura dei lavori. Gravina ringrazia, ma va giù duro. «Inadeguatezza», «personalismi di potere», «interessi di bottega», «padrini», «poteri occulti», «avvocati faccendieri», le espressioni scelte per condire il lancio di una «proposta – la definisce – alternativa, credibile, che ridistribuisca le risorse e dia pari dignità a tutte le componenti».
CAMBIO DI PASSO Ad Abodi, che due anni e mezzo fa votò Tavecchio e con l’attuale presidente federale ha condiviso alcuni tra i passaggi più significativi della sua gestione, il copione assegna il ruolo del poliziotto buono. «L’investimento su Tavecchio ha dato rendimento zero – dice –, ora cambiamo direzione, serve una Figc più autorevole, con altro stile, senza i metodi del passato». E con toni, ci si augura, un po’ più equilibrati, di quelli davvero esagerati (e inutili, vista la compattezza dell’assemblea) che sceglie il presidente del Modena Antonio Caliendo. «Si tolgano di mezzo i mascalzoni – urla –, la Serie A con noi fa strozzinaggio...». Per fortuna che poco dopo arrivano le parole più concilianti dell’ex presidente Figc Giancarlo Abete, che fa gli auguri ad Abodi, «perché lo attende una sfida complessa».
E A PALAZZO CHIGI La tempe- ratura, insomma, è già alta. Se il clima è questo, è difficile ipotizzare un confronto sereno tra i due contendenti. Giovanni Malagò e Luca Lotti guardano con preoccupazione alle due settimane di campagna elettorale che ci attendono: eventuali degenerazioni non sarebbero gradite. In un clima assai più disteso, ieri pomeriggio il ministro dello Sport ha ricevuto a Palazzo Chigi Cosimo Sibilia. Con il presidente della Lnd partirà presto una collaborazione per la crescita del calcio dilettantistico, più di un progetto è già allo studio. Su questi temi l’attenzione del Governo è massima.