La Gazzetta dello Sport

New Zealand va in bici per vincere la Coppa

1Innovazio­ne rivoluzion­aria sulla barca tutta nera per cercare di battere gli americani nella regata più antica del mondo

- Mattia Bazzoni Gian Luca Pasini VENERDÌ 17 FEBBRAIO 2017

La battuta è facile: come vogliono ri- vincere la Coppa America i neozelande­si? Pedalando. Dopo le indiscrezi­oni con il varo della notte scorsa (in Italia) è ufficiale a tutti: la barca neozelande­se ha sostituito i “macinini da caffè”, ovvero quei verricelli a manovella, con 4 postazioni ciclabili. Tutta l’energia che serve a bordo di una barca, fino a oggi, l’hanno messa braccia umane. E infatti negli anni tutti i team velici sono andati a prendersi ex canottieri (o simili) per alzare le vele e alzare e abbassare i famosi foil che fanno volare questi catamarani di 15 metri e filano a quasi 90 km l’ora sull’acqua.

FILOSOFIA I kiwi hanno cambiato filosofia buttando il manubrio oltre la vela. I progettist­i neozelande­si stanno alla vela come mago Merlino all’alchimia: da quando sono entrati in Coppa America hanno sempre voluto sorprender­e, stupire, ma anche rovesciare le regole del gioco. Spesso riuscendoc­i, anche non avendo i budget milionari degli avversari. Da quel 1987 quando si presen- tarono a Perth con una barca di plastica (soprannome Plastic Fantastic) che scombussol­ò tutti, hanno sempre innovato.

PROFESSION­ISTA Quella delle biciclette è l’ultima diavoleria per cui sono andati a ingaggiare un profession­ista, come Simon Van Velthooven, 28 anni. Ha fatto parte della squadra olimpica kiwi per la pista. Ha vinto un bronzo nel Keirin ai Giochi di Londra 2012, un bronzo ai campionati del mondo di Melbourne 2012, un argento a Minsk 2013 e un bronzo a Cali 2014 sempre nel chilometro. Una volta che ha mancato le selezioni per i Mondiali e l’Olimpiade, è stato avvicinato da Team New Zealand che stava già lavorando su questa innovazion­e. Un anno di segreti e di allenament­i ciclistici, mentre il catamarano veniva costruito. «Di vela conoscevo i termini, perché mio zio ha una barca. Ma questo è tutto: certo sono nato e cresciuto con il mito di Team New Zealand e della Coppa America, anche se la mia carriera è stata un’altra - ha raccontato ai media locali - e adesso questa fantastica opportunit­à».

WATT Gli americani che hanno vinto l’ultima Coppa America hanno detto che i loro grinder sono stati capace di produrre 300 watts per 25 minuti di regata. Fabian Cancellara nelle sue performanc­e olimpiche - è stato studiato - pare che abbia raggiunto punte di 540 watts per 15 minuti. E’ comunque abbastanza intuitivo che la forza sprigionat­a dalle gambe sia maggiore di quella delle braccia. L’incognita è la resistenza al vento ( molto maggiore in bici) e la celerità con cui i 4 grinder/ciclisti si spostano da una parte all’altra del catamarano durante le regate. In base a quanto riuscirann­o a rendere efficienti e rapidi i loro movimenti a bordo, tanto più aumenteran­no le possibilit­à di New Zealand di rivincere. Insomma: hai voluto la bicicletta e allora pedala...

Si parte dal concetto che con le gambe si sprigioni una forza maggiore Ingaggiata una medaglia olimpica nel keirin nel 2012 a Londra

 ??  ?? Ecco la nuova silhouette dei velisti kiwi in azione
Ecco la nuova silhouette dei velisti kiwi in azione
 ??  ??
 ??  ?? Il ciclista neozelande­se Simon Van Velthooven, 28 anni, qui quando si cimentava in pista
Il ciclista neozelande­se Simon Van Velthooven, 28 anni, qui quando si cimentava in pista
 ??  ?? Tina Symmans «battezza» New Zealand
Tina Symmans «battezza» New Zealand

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy