Aspetti Gila, ecco lui La domenica magica del gigante bambino
El’anello del ritrovato potere biancazzurro s’infila per magia al dito di Alberto Cerri, il grande inatteso. Ci sono vari modi di vivere un pomeriggio in A: l’attaccante figlio d’arte sceglie il più inebriante. A segno per la prima volta nella massima serie, il gigantesco centravanti ( 1,94) scopre quanto può essere sorprendente la vita. Da scommessa a primattore in un giorno che non doveva essere il suo, ma di altri più noti goleador. E ora il 20enne può ripercorrere la carriera di un certo Ciro Immobile, laddove a Pescara tutto è possibile con Zeman.
OUTSIDER Sembra di rivedere il film del centravanti della Lazio, ingaggiato nel 2011 dal Pe- scara con in dote appena due gol segnati con la maglia del Siena e del Grosseto nella stagione precedente. E lui ha la stessa spregiudicatezza di Ciro. Mentre il Genoa cambia moduli (dal 4-2-3-1 al 4-2-4, tornando poi a un più equilibrato 4-3-3) lui colpisce senza pietà. E pensare che al suo posto doveva esserci Gilardino. Oppure Caprari falso nove. Invece il boemo offre a lui una chance. E Cerri non sbaglia.
GRAZIE ZEMAN E così, nel dopo gara, il talento in prestito dalla Juve sceglie il profilo basso e omaggia il suo nuovo guru: «Siamo molto contenti per il risultato, diamo sempre il 100% in allenamento e siamo stati ripagati dagli sforzi settimanali. Zeman in due giorni ci ha saputo motivare e noi siamo riusciti a mettere in campo quello che ci ha chiesto. Non so cosa non andava prima, io sono arrivato solo a gennaio. Però il cambio di allenatore ci ha dato qualcosa in più, dobbiamo ringraziare Oddo e provare a fare più punti possibili da qui a fine stagione. Zeman parla poco, ma quando parla è molto chiaro: ci ha detto di sgombrare la testa e dare tutto». E lui, Cerri, ha rispettato le consegne. Con un’idea meravigliosa in testa: il prossimo gol. Quando nessuno se l’aspetta.