Cagliari, punto di rabbia Che sollievo per la Samp
Avanti con Sau, Quagliarella si sblocca dopo 3 mesi e fissa l’1-1 Ma nel finale ai rossoblù viene annullata una rete regolare di Ibarbo
Niente rivincita, solo brividi. La Sampdoria si vede stoppare dal Cagliari nel momento più bello. Dopo aver battuto in sequenza Roma, Milan e Bologna, formazioni dalle quali aveva incassato un k.o. nel girone di andata, non conquista il poker di vendette ma non può certo rammaricarsene, anzi. Sono i sardi, infatti, a tornare a casa con un bel rimpianto, visto che falliscono due ghiotte occasioni con Sau e, nel finale, si vedono annullare dall’arbitro Massa un gol di Ibarbo per un fuorigioco inesistente.
PASSO INDIETRO Nelle mani della Sampdoria resta un punticino e la sensazione di aver fatto un passo indietro. Giampaolo, infatti, insiste come sempre sulla sua idea di gioco e su una filosofia ben delineata, che però stavolta trova risposte negative dalle prove del blocco difensivo, distratto sul gol in apertura al 6’: rimessa laterale da sinistra di Murru, spizzata di Ionita di testa e Isla si ritrova solo sul secondo palo per far centro (tra l’altro in serie A non gli riusciva dal 2011) e pure in altre occasioni. Ma anche da un Praet poco ispirato e da un Fernandes nervoso e impreciso. I sorrisi riguardano un Muriel determinante, anche se solo a tratti, sua l’azione da cui nasce il gol del pari al 22’, con scatto sulla sinistra, dribbling fulmineo su Padoin e cross, deviato da Pisaca- ne, ma sfruttato ugualmente da Quagliarella. Poi uno Schick sempre in grado di far colpo, splendida l’azione che porta al palo di Torreira, con tre dribbling e passaggio al centro per Quagliarella, tiro respinto da Gabriel, assist di Djuricic per Torreira, stoppato dalla sfortuna. E, naturalmente, da un Quagliarella tornato al gol a tre mesi dall’ultima prodezza, rifilata al Sassuolo il 20 novembre.
PASSO AVANTI Rastelli invece cambia tutto e così prova a mutare pure il destino da trasferta, cercando un successo che manca dalla prodezza di San Siro, 2 a 1 all’Inter il 16 ottobre: via libera così al 4-4-1-1, con Pisacane al centro della difesa e Ionita largo a sinistra a centrocampo. Ricerca della densità davanti alla propria area e tanta voglia di ripartire velocemente in profondità con Sau. L’urlo di gioia dei sardi viene strozzato tre volte, due da Viviano, che respinge sempre Sau: al tiro da vicino, al 27’ in mischia, dopo un calcio d’angolo, poi, al 7’ del secondo tempo, a conclusione di un contropiede innescato da Joao Pedro. Due delusioni a cui si somma la rabbia per l’errore del guardalinee Ranghetti, che segnala un fuorigioco passivo di Pisacane, cancellando lo sbaglio in uscita di Viviano e il gol di Ibarbo. Così resta solo un punto, ma anche la certezza di aver trovato una possibile soluzione alle difficoltà in trasferta che avevano portato solo 4 punti nelle precedenti sfide lontano dalla Sardegna.