La Gazzetta dello Sport

Sprint e università Ferraro-Bongiorni sono bravi in tutto

Napoletano (6”64) e l’aspirante dottoressa pisana (7”26) campioni italiani dei 60

- Andrea Buongiovan­ni INVIATO A ANCONA

Un dottore in legge e una (quasi) dottoressa in medicina: correre veloci coi libri sotto braccio si può. Lo dimostrano Massimilia­no Ferraro e Anna Bongiorni, campioni italiani indoor dei 60. Lui, 26enne napoletano di Posillipo, laurea a pieni voti in giurisprud­enza e ora iscritto alla scuola notarile di Milano, si impone in 6” 64, a 4/100 dal personale del mese scorso. Lei, 23enne pisana quasi in corso al quinto anno all’università della sua città, chiude in 7”30 dopo un sontuoso 7”26 in semifinale, quarta italiana all-time alle spalle di Masullo (7”19), Levorato (7”20) e Alloh (7”24). Il progresso sul proprio fresco primato è di 6/100, su quello pre-2017 di 19.

IN COPPIA I due, conciliand­o gli studi, per l’atletica han fatto scelte di vita. Ferraro, ex sciatore, portacolor­i della Riccardi dopo una disputa con altro club, si allena a Torino con Alessandro Nocera. La Bongiorni, ex forestale e neo carabinier­e, trascorre tre settimane al mese e Rieti dove, faticando con la bulgara Ivet Lalova, è seguita da Roberto Bonomi. Entrambi corrono tre turni in sei ore. Lui, un personale sui 100 di 10”26, con Pippo Tortu in tribuna, coglie il suo primo tricolore con una serie di crono in crescendo e precedendo in finale Tumi (6”69) e Cerutti (6”74). Lei, che sui 100 ha un 11”56, alla terza volata ha un avvio un po’ macchinoso, ma sul lanciato è ancora una volta fluida e composta: batte Hooper (7”35) e Siragusa (7”43). Nessuna delle otto finaliste migliora il tempo del turno precedente. «Raccolgo ora i frutti del lavoro della stagione olimpica – racconta Anna felice – quando non ho del tutto completato un bel ciclo di lavoro. Ho anche una maggior serenità personale e, soprattutt­o in partenza, margini di crescita». Figlia d’arte (papà Giovanni fu 35 volte azzurro a cavallo degli Anni Ottanta, con un 4° posto con la 4x100 ai Giochi di Los Angeles 1984), promette sin da allieva: proprio con la 4x100, a Tallinn, è stata argento agli Europei juniores 2011 e a quelli under 23 2015. La Siragusa, precedendo­la, in chiusura prende una rivincita: insieme alle compagne dell’Esercito (Lukudo, Chigbolu, Bazzoni), con 1’36”21, migliora di 19/100 il primato italiano della 4x200, della Forestale dal 2012.

GLI ALTRI Prossima fermata, Belgrado, tra due weekend per gli Euroindoor. In tanti legittiman­o la convocazio­ne. Per esempio, per i 400, il redivivo Marco Lorenzi (47”17) e Ayomide Folorunso (53”38), a 20 anni una certezza. Per i 3000 la ritrovata Giulia Viola (9’04”18 in solitudine). Per l’alto Silvano Chesani (2.25). Per il triplo Da- niele Cavazzani (16.49) e Dariya Derkach (14.05, al coperto quinta misura italiana all-time ed europea 2017). Nella specialità si rivede Daniele Greco: con rincorsa a 12 passi, atterra a 16.41, un cm oltre il minimo per la Serbia. Due giovani in luce: il 18enne anconetano Simone Barontini vince gli 800 in 1’49”40, primato italiano junior di Emilio Perco limato di 18/100, la 16enne Maria Gherca fa sua l’asta saltando 4.15 con l’attrezzo della Malavisi.

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COLOMBO Anna Bongiorni, 23 anni, col padre Giovanni, 4° ai Giochi ‘84

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