«Bella Aprilia: moto e piloti, solo progressi»
Albesiano: «La RS-GP va forte ed Espargaro non fa il tester. La Sbk? Anche lì faremo bene»
Ese fosse l’Aprilia la sorpresa 2017? La Casa di Noale sta crescendo in MotoGP mentre in Superbike rientra per inserirsi nel duello tra Kawasaki e Ducati. Nei test MotoGP a Phillip Island il neoacquisto Aleix Espargaro ha portato la RS-GP a soli 8 decimi dalla Yamaha di Viñales e a 4 dal podio virtuale. Il progresso è palpabile. Sempre in Australia, Aprilia riparte nei test Sbk con l’irlandese Eugene Laverty e l’astro Lorenzo Savadori, ultimi collaudi prima del via Mondiale, sabato alle 5 italiane. «I test MotoGP hanno confermato che siamo in linea con gli obiettivi fissati due anni fa — spiega il capo di Aprilia Racing, Romano Albesiano —. Non è una sorpresa per noi, è solo l’inizio».
A cosa si debbono questi miglioramenti?
«La moto è un passo avanti, il motore è cresciuto, il team lavora bene e i piloti ci mettono più determinazione di quelli 2016 (Alvaro Bautista e Stefan Bradl; n.d.r.). Si erano calati troppo nel ruolo di collaudatori, Aleix fa il pilota da corsa».
Che Mondiale può fare Aprilia?
«Il 2017 sarà critico, il gap è ridotto: passare da 5° a 15° sarà un attimo, la messa a punto dev’essere precisa. Segreti? Solo lavoro».
I punti deboli?
«Il telaio è a posto, ma non siamo ancora così agili nelle curve veloci. Il motore va bene, anche se la potenza non basta mai».
Si è vista la nuova carenatura.
«Un sistema tutto Aprilia che trasmette deportanza sull’avantreno. L’abbiamo portata su una pista critica aerodinamicamente per verificare comportamenti anomali: test superato. Ci aspettiamo vantaggi dove soffrivamo l’impennata».
Il no alle ali farà crescere i costi di sviluppo?
«Senza dubbio. Applicare un’ala esterna era facile, ma i sistemi che le Case stanno escogitando richiedono più investimenti per galleria del vento e simulazione al computer».
Chi vince il Mondiale?
«Viñales sembra uno dei candidati, Marquez è sempre lì. Da italiano spero in Rossi. Aprilia? Credo che per il podio sia un po’ presto».
Anche in Superbike puntate in alto.
«Adesso abbiamo rimesso mano allo sviluppo della RSV4 RF, ci siamo legati a un team molto valido, SMR-Milwaukee, avremo due ottimi piloti. E abbiamo lavorato sulla ciclistica: masse, ergonomia, sospensione e forcellone, tutte cose già sperimentate in MotoGP».
Savadori è pronto per vincere?
«Ci ha dato tantissime soddisfazioni vincendo la Superstock (nel 2015; n.d.r.), ha debuttato in Superbike senza test e ci ha sorpreso. È un pilota molto veloce e in forte crescita».
Proverà anche la MotoGP?
«Stile e posizione in moto fanno venire voglia di vederlo sulla RS-GP. Ma ci tratteniamo, vogliamo che faccia la sua strada, non lo distoglieremo dal suo obiettivo».
«Il gap è ridotto, passare da 5° a 15° sarà un attimo. Il podio? È presto» «Savadori talento, viene voglia di vederlo in top class. Ma fa la sua strada»