L’Olimpia brinda in Coppa
Per l’EA7 è il quarto trofeo consecutivo nell’arco di 12 mesi Hickman il migliore. Armani: «Spero di vincere ancora tanto»
Eil bis è servito. Milano risponde presente alzando al cielo anche il secondo trofeo stagionale: dopo la Supercoppa italiana, in bacheca si dovrà far spazio ad un’altra Coppa Italia, la sesta dell’Olimpia, la seconda consecutiva. Una vittoria su Sassari meritata, che cancella ogni tensione. La Milano attuale è così, probabilmente il suo volto non cambierà fino al termine dei playoff. Fa fatica, non gioca una grande pallacanestro, come ammette anche il suo coach, quel Jasmin Repesa che ha ieri tagliato il traguardo dei venti trofei vinti. « Voglio giocare sempre male ma vincere», il suo motto. Ed è difficile rimproverargli qualcosa, perchè se si resta in ambito nazionale questa squadra è due spanne sopra le altre. Ciò non significa che porterà a casa pure lo scudetto siglando il triplete, ma di sicuro è la favorita. Vincere aiuta sempre, cancella le note negative e fa venire il sorriso a tutti. Pren- dete Livio Proli, il presidente, per tutto il match in piedi ai margini della panchina. Soffre dopo la partenza choc (13-2), il suo volto per tanti minuti è un concentrato di smorfie e tanta paura di non poter proseguire in maniera vincente quel cammino societario che ambisce ad emergere anche lontano dall’Italia. «Per la prima volta abbiamo conquistato un trofeo per due volte di fila, lo considero un passaggio importante di crescita», le sue parole, mentre tutto lo staff lo abbraccia e gli va a dare il «cinque». La Coppa Ita- lia fa gioire anche Giorgio Armani, il patron, arrivato addirittura due ore prima del match. Fa il tifo, gli resta un filino di voce per ricordare che «questo sport è bellissimo, emozionante. Spero ci siano tanti altri trofei da vincere».
GRANDINATA A Sassari (tanti i tifosi arrivati qui, con un charter di 165 posti esaurito in poche ore) resta la delusione, ma ha fatto piu del dovuto. Tenendo testa a Milano nel migliore dei modi, con un piano partita che prevedeva un attacco scintillante, fatto di tanti tiri da fuori uniti a una difesa super sugli esterni milanesi. La grandinata di triple che si abbatte sul parquet della Fiera di Rimini è imponente. Il Banco tira più da tre che da due e segna che è una bellezza: 5/9 dai 6,75 e 14 rimbalzi arpionati sono dati importanti. Milano non si scoraggia, in assenza dell’infortunato Simon va dal suo leader tecnico, Rakim Sanders. Che segna la prima tripla della riscossa, quella a cui fanno seguito le altre due di Macvan e Hickman. Andare al riposo lungo sul -2 (34-36) diventa un lusso mica da ridere, perchè tecnicamente si capisce che la serata sta prendendo un’altra direzione. «Do-