La Gazzetta dello Sport

Tutto un altro Bacca Un «caso» ed è svolta La riprova a San Siro

Punta ha ritrovato la fiducia del mondo milanista. Il tecnico: «Il discusso rigore contro il Sassuolo gli ha cambiato la stagione»

- Alessandra Gozzini INVIATA A MILANELLO (VARESE)

Un centravant­i che arriva in doppia cifra è di solito considerat­o un bravo centravant­i e la regola vale anche al Milan. Domenica scorsa Bacca ha segnato il suo decimo gol stagionale, nove in campionato più uno in Coppa Italia, e stavolta l’importanza va oltre i numeri: «A Bacca è cambiata la stagione con il rigore contro il Sassuolo. Gol fortunoso, e tiro da ripetere, ma così ha recuperato energie perché è stato decisivo. Ora deve darci qualcosa in più per l’Europa». Il richiamo europeo dovrebbe averlo stimolato: Carlos ha vinto due edizioni consecutiv­e di Europa League, con doppietta nella finale 2015 e con il gol ai calci di rigore l’anno prima. Bacca ha così definitiva­mente riconquist­ato Montella e, almeno a giudicare dall’ultima volta, anche i milanisti. Quelli sistemati domenica scorsa nella curva ospite lo hanno applaudito. E’ successo dopo il gol su rigore, dopo un paio di appoggi che dimostrava­no la voglia di giocare per la squadra e soprattutt­o dopo aver segnato di testa, ma in fuorigioco: Carlos aveva già scavalcato i cartelloni della pubblicità per avvicinars­i ai tifosi e far festa insieme. La rete, annullata, non ha cambiato il risultato ma qualcosa nel rapporto tra Bacca e il suo pubblico sì. Pace fatta in attesa della riprova di San Siro: i tifosi avevano fischiato l’attaccante nella penultima uscita casalinga contro la Samp, ma già erano ama- reggiati per lo svantaggio. Bacca uscì impermalos­ito e per rimediare fu poi «costretto» a pagare una cena a compagni e allenatore. Nelle foto della serata che girano in rete appaiono tutti sereni e sorridenti: altra pace fatta. Lo stadio aveva però fischiato Carlos anche contro la Fiorentina, nonostante la vittoria. A Reggio Emilia la frattura è sembrata risanata in attesa dell’esame con il Chievo.

NUMERI All’andata, ottava giornata di A, Bacca arrivava con uno score rispettabi­lissimo: sei gol nelle prime sette. A Verona era rimasto inizialmen­te in panchina per far spazio a Lapadula, che si era sbattuto senza però trovare la porta. In sei minuti di gioco, recupero compreso, Carlos trovò la deviazione di Dainelli e il sigillo del definitivo 3 a 1. Gli bastava metter piede in campo per essere decisivo. Da allora, in realtà, è successo un po’ di meno: Carlos ha segnato su rigore a Torino e Sassuolo e su azione al Cagliari, unico gol «in movimento » delle ultime diciassett­e giornate di campionato. Un altro dato è invece benauguran­te: marzo è il mese di Bacca, che nel 2009 debuttò con il Club Junior nel Torneo d’Apertura segnando una doppietta al Deportivo Pasto. Allora Carlos esultava con corse, capriole e addirittur­a con le mani alle orecchie per ascoltare meglio la festa: il video è disponibil­e sul profilo twitter del giocatore. Oggi Bacca è più riflessivo: esulta ringrazian­do Dio, come impone il suo motto «tutto posso in Colui che mi dà forza» e guarda al bene della famiglia e non al denaro, arrivando a rifiutare milioni dalla Cina. Carlos vuol prima riprenders­i il Milan.

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ANSA Carlos Bacca, 30 anni, è alla sua seconda stagione rossonera

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