Birsa, più di un ex L’anima del Chievo è vicina al rinnovo
Sloveno, rossonero con Allegri e Seedorf, presto allungherà: per Maran, è l’uomo chiave
Per Maran è il prototipo del giocatore moderno. Versatile, intelligente, sempre al servizio della squadra. Una fortuna averlo dalla propria parte. Valter Birsa ha cambiato passo, ha imparato ad andare in ogni zona del campo, a incidere con ogni pallone che gli passa fra i piedi. Sempre illuminante da suggeritore, sempre prezioso anche quando si abbassa a ragionare da mediano, sempre un pericolo quando si avvicina alla porta avversaria con quel sinistro che aveva convinto pure il Milan. Titolare anche in Champions contro il Barcellona, dopo essersi guadagnato la fiducia di Allegri ha quella incondizio- nata di Maran. Birsa è campo e famiglia, professionista impeccabile e compagno ideale. Sempre fra i primi ad arrivare a Veronello assieme all’amico Radovanovic, sempre uno degli ultimi ad andarsene. Il Chievo ha pronto per lui un contratto a vita, ben oltre l’attuale scadenza del 2018, conseguenza naturale di un feeling scattato all’istante. Non solo per i sei gol dell’anno scorso, non solo per i cinque su cui ha già messo la firma nel terzo Chievo di Maran, due dei quali serviti per stendere l’Inter alla prima di campionato. Birsa presto ne metterà un’altra, su un contratto parecchio lungo. Destinato a diventare il perno di un gruppo che già adesso è uno dei più longevi nella storia del Chievo in A, ma anche a essere una colonna di quello successivo. Maran, che stasera festeggerà la centesima panchina col Chievo, l’ha messo ovunque. Lui ha sempre risposto alla grande. Senza mai fiatare, anche quand’era chiaro che correre su e giù per la fascia non era esattamente il suo ruolo. Molto meglio nel cuore del gioco, dov’è adesso. Dove può spostare in ogni momento gli equilibri di una partita. Come è stato domenica col Pescara, come sarà nei prossimi anni. Sempre al Chievo.