Medel, dal Cile filtra ottimismo Kondogbia: «Pioli mi ha rigenerato»
Gary in dubbio per l’Argentina. Il francese: «Sono stato umiliato da De Boer»
Amezzogiorno di ieri di Santiago del Cile Gary Medel si è sottoposto agli accertamenti clinici per verificare l’entità del problema muscolare. Quando in Italia erano le 16 (ci sono infatti 4 ore di fuso orario), il nerazzurro ha affrontato l’esame diagnostico ai flessori della coscia destra dopo il risentimento patito sabato contro il Torino. Le prime indiscrezioni sono filtrate ieri in tarda serata e parlano di un timido ottimismo sulle sue condizioni. Resta in dubbio la sua presenza nella sfida contro l’Argentina prevista nella notte tra giovedì e venerdì.
ICARDI È uscita ieri l’intervista che GQ ha realizzato con Mauro Icardi in cui il capitano dell’Inter si è raccontato dentro e fuori dal campo. Ecco qualche estratto: «Mi sento molto milanese. Ormai sono qui da quattro anni e sono molto legato all’Inter. Quest’anno sto facendo anche molti assist. E per fare gol bisogna trovarsi sempre nel posto giusto al momento giusto. Questo è il compito di ogni attaccante. Il sogno di giocare ad alti livelli l’ho già raggiunto da un paio d’anni. Il mio prossimo obiettivo è migliorare in modo da poter giocare per la nazionale del mio Paese. Il gol più bello che ho segnato è sicuramente quello fatto da fuori area contro il Bologna. All’incrocio dei pali. Il più importante… è sempre contro la Juve. Escludo che lavorerò ancora nel mondo del calcio. Sicuramente no come allenatore. Non è nei miei pensieri. In questo momento non ho ancora progetti per il futuro».
KONDOGBIA Tempo di interviste anche per Geoffrey Kondogbia che in Francia, a BeIn Sports, ha dichiarato: «Contro il Bologna ho subito una piccola umiliazione. Ma soprattutto non mi è piaciuta la conferenza stampa di Frank de Boer dopo la partita. Qualcosa si era rotto tra noi. Credo che questa sia anche una lezione per me. Mentalmente, mi ha forgiato. Quando Pioli è arrivato, ha detto che era inconcepibile che un giocatore come me fosse finito in una situazione del genere. Ha cercato di darmi un po’ di fiducia e questo ha pagato, va molto meglio». Nemmeno Andrea Ranocchia ha sganciato messaggi di pace, questa volta verso Roberto Mancini: «Quando cambi un allenatore ad agosto è complicato per tutti - ha detto a Sky Sport -. Quello di De Boer è stato uno choc, non parlava italiano e in ritiro non avevamo lavorato bene. Non è stato facile per il mister far vedere subito i suoi concetti».