La ruota della vita è girata a Lake Louise Se lotti, conquisti

Tredici podi, ora posso dirlo: ho fatto una cosa bestiale. C’è stato un po’ di calo a gennaio, ma in generale sono stata molto stabile, sono salita sul podio dalla seconda all’ultima gara, ci sono stati dei passaggi a vuoto a Semmering e Crans, ma essere riuscita a mantenere la forma sciistica da inizio a fine anno è un orgoglio e so che i risultati mi hanno aiutato a restare sul pezzo. Straordinario è stato il podio di Lake Louise, il primo, dove mi ero fatta male due anni fa: ho sentito che la ruota della vita era girata. E poi la medaglia ai Mondiali, che ha rispecchiato la mia carriera: se lotti, conquisti. E’ stata una medaglia di rabbia e orgoglio. La mia stagione è stata speciale perché finalmente dopo aver lavorato tanto ho trovato continuità e costanza e ho raggiunto la straordinarietà di uno standard di alto livello. Per qualcuno che non ha avuto problemi fisici è la normalità, ma per me è aver fatto una stagione senza dolori fisici è stato inconsueto. Sono partita con la consapevolezza di poter fare questi risultati, era una certezza che mi portavo dietro dalla fine della scorsa stagione in cui ero arrivata scoppiata: mi sono detta, lavoro per questo, per stare là davanti. Sofia Goggia, 24 anni, bronzo in gigante ai Mondiali di St. Moritz. Tredici podi (con 2 vittorie), ha chiuso al 3° posto in Coppa, 2a in discesa e 3a in gigante