La Gazzetta dello Sport

Magie e follie Questo Torino non può fare a meno di Ljajic

Il serbo non segna da oltre un mese e con l’Inter è rimasto in ombra, ma tra le punte è il più sicuro di restare

- Francesco Bramardo TORINO

Sinisa Mihajlovic perde la voce, Adem Ljajic il lume della ragione. Torino-Inter finisce ancora con un nulla di fatto per l’attaccante serbo, sempre più oggetto misterioso in una squadra che ha bisogno delle sue invenzioni, ma al tempo stesso della partecipaz­ione di Adem al gioco di squadra. In vista del rush finale, Mihajlovic, e con lui il d.s. Petrachi, attendono risposte sul campo da un giocatore che in estate è arrivato a Torino per far fare alla squadra un salto di qualità, l’investimen­to più oneroso dell’era Cairo al calciomerc­ato.

RABBIA Contro l’Inter sono andati a segno i centrocamp­isti, ha brillato la difesa, è apparso in ombra il reparto d’attacco. Qualcosa si è inceppato: Belotti è finito nella morsa dei difensori nerazzurri, il Gallo ha combattuto da solo in lungo e in largo tentando di fare reparto ma non ha trovato la via della rete. Ljajic è andato a sbattere sulla corsia contro un muro, ha provato senza successo a scrollarsi di dosso la marcatura asfissiant­e, ha centrato la barriera su un calcio piazzato che Banti aveva concesso nella sua posizione ideale. Adem è apparso nervoso e sotto pressione, come se ci si aspettasse da un momento all’altro da lui la giocata decisiva. Non segna dalla gara casalinga contro il Pescara del 12 febbraio, 22 gare da titolare e 6 reti il bottino in campionato e 5 assist, numeri comunque di tutto rispetto. Peccato però che la gara contro l’Inter sia finita nel peggiore dei modi, con Ljajic che al momento della sostituzio­ne con Boyé ha preso la via degli spogliatoi visibilmen­te contrariat­o. Con se stesso, per la prestazion­e o per la sostituzio­ne? Mihajlovic in versione buonista propende per la prima ipotesi. «Adem alla fine l’ho voluto io al Torino, lo conosco bene, ha qualità inespresse, so che può dare molto di più e che se vuole può dare un senso alla sua carriera, in caso contrario rimarrà un mezzo giocatore».

MULTA Per non aggiungere pressione mediatica, Sinisa ha evitato di pubblicizz­are la multa che Adem dovrà pagare come da regolament­o interno, per essere rientrato negli spogliatoi senza permesso, senza transitare dalla panchina. «Gli chiedo sempliceme­nte di seguire l’avversario – la spiegazion­e dell’allenatore – e di non togliere la gamba. Non è nel suo dna rincorrere l’avversario fino in area ma non pretendo questo». A questo punto tocca a Ljajic dare una risposta sul campo. Il reparto d’attacco per la stagione 2017-18 è tutto un rebus. La permanenza di Belotti è appesa a un filo, anzi ai 100 milioni che Chelsea o Barcellona potrebbero versare nelle casse granata. Iturbe ha fatto troppo poco al momento per meritare una conferma troppo onerosa per le casse granata e Mihajlovic non è intenziona­to a lottare per un’altra stagione con Maxi Lopez e la bilancia. Alla fine l’unica certezza dovrebbe essere Ljajic ma il destino a questo punto è nei piedi e nella testa del giocatore serbo.

 ?? LAPRESSE ?? ALTI E BASSI Adem Ljajic, 25, ha giocato 28 gare (25 in A e 3 in Coppa Italia) in stagione col Torino, segnando 8 reti
LAPRESSE ALTI E BASSI Adem Ljajic, 25, ha giocato 28 gare (25 in A e 3 in Coppa Italia) in stagione col Torino, segnando 8 reti

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