La Gazzetta dello Sport

Ciao Bernie, parte l’era Liberty

Il Mondiale ha cambiato padrone: non c’è più Ecclestone, in pista lo sostituisc­e Brawn

- Andrea Cremonesi

Venti gare, una in meno di un anno fa a causa dell’assenza del GP di Germania che per la seconda volta in tre anni i tedeschi hanno rinunciato ad organizzar­e malgrado soltanto pochi mesi fa abbiano festeggiat­o un proprio connaziona­le (Nico Rosberg) campione del mondo, la Mercedes abbia sinora dominato e Sebastian Vettel guidi una Ferrari. Dietro la rinuncia la cronica mancanza di fondi ed è proprio riuscire a garantire la sostenibil­ità finanziari­a dei gran premi, soprattutt­o europei, che non possono, in toto o in parte, contare sui finanziame­nti pubblici, uno dei problemi che la nuova proprietà del Mondiale dovrà affrontare.

CESSIONE

Ecco, al di là dei cambiament­i tecnici e sportivi, la vera novità del 2017 è che la F.1 ha cambiato padrone: il fondo di investimen­to Cvc l’ha venduto alla Liberty Media di John Malone, guru della tv americana via cavo, per 8 miliardi di dollari. Un passaggio di consegne che ha messo fine al regno di Bernie Ecclestone, iniziato nel 1981 con la firma del primo Patto della Concordia. Il vecchio regista del Mondiale è stato costretto a lasciare l’incarico operativo e il suo ruolo dal 23 gennaio è stato spalmato tra tre persone: Chase Carey presidente esecutivo di Formula One Group; Ross Brawn direttore sportivo e Sean Bratches, responsabi­le delle operazioni commercial­i. A loro spetterà studiare il futuro della F.1.

EREDITÀ

Nel frattempo Bernie ha lasciato in eredità un calendario consolidat­o perché, ad eccezione di Malesia e Singapore in scadenza e con due visioni opposte sul futuro (la prima col cambio di proprietà vuole negoziare un prolungame­nto, la seconda è più fredda), quasi tutti gli autodromi hanno contratti lunghi.E dal 2018 tornerà la Francia col Castellet.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy