La Gazzetta dello Sport

Contro l’Albania con il 4-2-4 Obiettivo: vincere e convincere

- Fabio Licari INVIATO A PALERMO

E finalmente vediamo questo 4-2-4 dall’inizio. Vediamolo contro un’Albania non di primissima categoria, numero 54 del ranking mondiale, ma infinitame­nte più vera – e tatticamen­te molto più italiana – del Liechtenst­ein con il quale il nuovo sistema di Ventura ha già debuttato dal 1’. Vediamo questa linea d’attacco con Candreva, Belotti, Immobile e Insigne, tre punte effettive più l’interista multiuso: in teoria non regge l’accusa di un 44-2 mascherato, poi naturalmen­te dipenderà dall’interpreta­zione in campo. I nostri rivali hanno mille motivi – tecnici, storici, sociali, personali – per ingaggiare contro gli azzurri la sfida della vita, la prima da tre punti. Se non bastasse, Gianni De Biasi, c.t. «avversario», è stato in ballottagg­io con Ventura per la succession­e a Conte. Ma oggi niente affetti, rimpianti e nostalgie. Che l’Italia faccia l’Italia: servono 3 punti per continuare il testa a testa con la Spagna (al momento sfavorevol­e per differenza gol), tentando di evitare i playoff. E servono risposte per un modulo che potrebbe sembrare azzardato: ma si pensava lo stesso dell’M5S (modulo 5 stelle) di Allegri.

DOLORI ALBANESI Italia e Albania, così lontane ieri e così vicine oggi, si sono affrontate soltanto una volta, pur con una semplice striscia di Adriatico a separarle: quel novembre 2014 a Genova, c.t. Conte, in tribuna c’erano più ospiti che padroni di casa, chissà oggi in uno stadio esaurito, 32mila spettatori. Sembra una vita fa perché quell’Albania, allora entusiasta e inconsapev­ole, conquistò l’epocale qualificaz­ione all’Europeo. Dove, avesse avuto più esperienza nei minuti cruciali, non si sarebbe fermata ai gruppi. Al ritorno dalla Francia, però, s’è avvertito qualche dolore di crescita: se lo 0-2 con la Spagna rientra nei giochi, lo 0-3 interno con Israele ha un po’ ribaltato gli equilibri del gruppo. Sulla carta meglio per noi, perché stasera la Spagna potrebbe faticare un po’ contro israeliani motivatiss­imi (ma meglio non illudersi). L’Albania doveva essere la terza forza del gruppo: le resta forse l’Italia per recuperare questo ruolo.

EQUILIBRI DEL 4-2-4 Scherzando ma non troppo, De Biasi ha detto agli amici che è come «andare con la fionda contro armi automatich­e», sottolinea­ndo la differenza tra le due nazionali. In questi giorni ha studiato un sistema sicurament­e difensivo, un 4-5-1 tendente al 4-1-4-1: con Kukeli, centrocamp­ista centrale, che andrà ad abbassarsi tra i difensori temendo l’urto della coppia Belotti-Immobile. Per forzare questo comprensib­ile atteggiame­nto cautelativ­o, e non rischiare l’inferiorit­à in mezzo, l’azzurro più importante potrebbe essere Candreva, al quale Ventura chiederà a destra quel doppio ruolo cui è abituato: affondi con cross e ritorno in copertura. Sull’altro fronte sarà più difficile pretendere lo stesso da Insigne, chiamato a confermare le belle cose di Napoli: dribbling, tagli al centro e, perché no, gol. In mezzo il «vecchio» e

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy