La Gazzetta dello Sport

«Serve un’Italia al top L’Albania è affamata»

Non si fida: «Mi chiamano tanti amici albanesi per dirmi che stanno arrivando... Chiedo risultato e prestazion­e»

- Andrea Elefante INVIATO A PALERMO

«Non ci sarà un solo minuto di partita facile». Sempre meglio prepararsi al peggio: a camminare in discesa si fa sempre in tempo. Giampiero Ventura lo sa, è un po’ la sua (per ora) breve storia azzurra. C’è stato un tempo in cui con De Biasi si è sfidato a distanza per guidare la Nazionale, oggi è diventata una sfida a distanza (di punti) fra le rispettive nazionali. Destinazio­ne: Mondiale. Rispetto a nove mesi fa, almeno una cosa non è cambiata: lui continua a stare un’incollatur­a davanti al collega. Alla fine ha vinto lui la prima corsa, quella per diventare c.t. azzurro, e poi ha vinto e pareggiato una partita in più dell’avversario di stasera. Per il resto, lo scorso giugno forse neanche Ventura poteva immaginare che sarebbe mutato il corso di tante cose. E che ieri si sarebbe ritrovato a dire «se da questa partita avremo una risposta positiva - risultato e prestazion­e - avremo fatto qualcosa che sei mesi fa sarebbe stato impossibil­e pensare».

NELLA STORIA Molto nel frattempo è cambiato: nella direzione che Ventura desiderava, GIOCATORE DI ALBANIA E BARI non solo immaginava. E in così poco tempo. Credito con i club, autonomia di lavoro, mezzi a disposizio­ne, libertà (e variabilit­à, volendo) di impronta tattica. E però un certo destino è rimasto identico: l’obbligo, quasi la schiavitù, di dover vincere sfide come quelle di stasera. Non sarà facile, dice, «perché è una partita molto delicata». Più facile dire quello che servirà per venirne a capo: « Una buona Italia. Di più: un’Italia al cento per cento, perché il 50-60 per cento non potrà bastare. L’Albania vivrà questa notte come un’occasione per entrare nella storia: è facile capire cosa rappresent­a per loro, e anche per De Biasi. E non mi riferisco al fatto che avrebbe potuto essere sulla panchina della Nazionale al posto mio, questo è chiacchier­iccio. Parlo di una cosa molto più importante: l’Albania affronta l’Italia per la prima volta in una partita ufficiale».

IL PESO DELLA GARA Basha avrebbe «confessato» di aver spiegato a De Biasi e ai compagni come battere l’Italia: «Ah sì? Basha gioca a Bari, dove abito: vorrà dire che avrà difficoltà a circolare, prima o poi lo becco...». Ventura ci ride su, non è per quello che parla di gara delicata. Ci sono le motivazion­i dell’Albania. Ci sarà un Barbera (quasi) tutto esaurito, ma non solo di tifosi italiani: «Ci saranno tanti albanesi, perché ce ne sono ovunque: mi aspetto un’invasione. Ho un sacco di amici albanesi, mi scrivono “Stiamo arrivando”...». Ma soprattutt­o c’è il «peso» di questa partita: «Per la qualificaz­ione, certo. E perché può dirci se e come stiamo crescendo. Mi auguro un passo avanti rispetto all’ultima partita fatta, che pure aveva già dato segnali positivi. Uscirne bene significhe­rebbe essere davvero sulla strada giusta». E se poi la Spagna non dovesse uscire altret- tanto bene dalla gara con Israele... «Le partite facili non esistono e Israele ha perso solo con noi: per il resto le ha vinte tutte. Anche per questo battere l’Albania è importante a prescinder­e: per avvicinare la Spagna o distanziar­e ulteriorme­nte Israele». Con la Spagna si giocherà il 2 settembre: «Mi piacerebbe che ci arrivassim­o con tre giornate nelle gambe. Il campionato non può cominciare prima del 20 agosto? Bene, facciamo un turno infrasetti­manale il 23». Venti, 23 e 27 agosto: tre giornate. COL COLLEGA LOPETEGUI

 ?? ANSA ?? Giampiero Ventura, 69 anni, c.t. dell’Italia dal luglio scorso
ANSA Giampiero Ventura, 69 anni, c.t. dell’Italia dal luglio scorso
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy