Lotito medita il blitz in Figc L’assemblea sarà mercoledì
Presidente della Lazio, in calo di consensi in A, vuole presentarsi in consiglio federale: secondo lui la carica va prorogata
Claudio Lotito avrebbe intenzione di presentarsi lunedì a Coverciano al consiglio federale, nonostante la sua carica, così come quella degli altri due rappresentanti della Serie A (Beretta e Pozzo), sia considerata decaduta. È stato il Collegio di garanzia del Coni, nei giorni scorsi, a stabilire che i vecchi consiglieri della Lega, una volta scaduto il quadriennio olimpico, avrebbero perso qualsiasi titolo. Ma Lotito non demorde, ritiene quel parere illegittimo sulla corta di un parere della Corte federale del 2004 e ora sarebbe pronto a un clamoroso gesto. Sembra un estremo tentativo, visto il calo di consensi politici. Molti osservatori sostengono che il vero sconfitto dell’assemblea dell’altro ieri sia proprio lui: dopo lo strappo delle grandi, erano rimaste in 14 e in altri tempi il patron della Lazio avrebbe avuto la forza per procedere con le nomine. Le grandi - Juve, Roma e Inter su tutte - non lo sopportano più. Lotito ha già dovuto digerire il documento delle piccole che, pur di rottura sui diritti tv, va incontro alle big sulla governance: un presidente di garanzia e un amministratore delegato con ampi poteri, un posto nel consiglio di Lega a 7 e forse anche in consiglio federale. Si parla ormai di 11 società raccol- te nel blocco delle big, come fa capire lo stesso patron del Sassuolo Squinzi: «Siamo schierati con le grandi, c’è la possibilità di trovare un’intesa soddisfacente». Non a caso è stata accettata (nonostante la ritrosia di Lotito) la richiesta delle grandi di posticipare da martedì a mercoledì l’assemblea, per evitare la concomitanza con l’assise dell’Eca. Lunedì il consiglio federale darà tre settimane di tempo alla Lega per rinnovare le cariche. Va prima trovata l’intesa sullo statuto e la strada non è affatto semplice ma le diplomazie sono già al lavoro.