Dorna, i meriti e la classe media
In 25 anni ha portato sicurezza e qualità tv, ma quella Moto2 e 4 GP in Spagna...
Fondata nel 1988 dalla banca Banesto come «società di marketing e management sportivo», la Dorna, poi acquistata nel 2006 dalla Bridgepoint Capital, gestisce il Motomondiale dal 1992 e dal 2012 anche la SBK, il campionato mondiale per moto derivate di serie. Si può dire che in questi 25 anni, la società spagnola ha modificato radicalmente il motociclismo, portando grandi miglioramenti nella sicurezza dei circuiti grazie all’istituzione della Safety Commission, organo che si riunisce ogni venerdì durante il fine settimana di un GP. Voluta da Valentino Rossi e Loris Capirossi nel 2003, dopo la morte di Daijiro Kato a Suzuka, la Safety Commission ha fatto sì, nel corso degli anni, che le piste migliorassero praticamente sotto ogni aspetto, con l’eliminazione dal calendario di quelle più pericolose, proprio come Suzuka. Dorna ha grandi meriti anche nella quali- tà delle immagini televisive: pochi sport, F.1 compresa, vantano una copertura di così alto livello come quella del motociclismo, con l’introduzione, stagione dopo stagione, di un sempre maggior numero di telecamere dagli effetti spettacolari e straordinari. Da apprezzare anche la capacità di Carmelo Ezpeleta, da anni numero uno indiscusso della società spagnola, di portare in MotoGP ben sei Case ufficiali (Honda, Yamaha, Suzuki, Ducati, Aprilia e dal 2017 KTM), per una MotoGP che diventa sempre più la massima espressione del motociclismo sportivo.
DISCUTIBILE Per contro, la Dorna è criticabile per il calendario — quattro gare in Spagna sono davvero inaccettabili per un campionato del mondo di questo livello — e per aver creato un meccanismo per il quale le categorie minori, una volta importantissime, contino poco o nulla. La Moto2, con il monomotore Honda da 600 cmc, è un delirio motociclistico che non interessa a nessuno: non piace al pubblico, non attira sponsor. Altro aspetto da migliorare: i regolamenti — teoricamente affidati alla FIM (Federazione Internazionale Motociclistica), ma di fatto gestiti totalmente dalla Dorna — lasciano troppo spesso spazio all’interpretazione e alla discrezione della Race Direction.
C’È LORIS Composta da un rappresentante della FIM (il direttore di gara Mike Webb), da uno dell’Irta (Franco Uncini) e da uno della Dorna, che da questa stagione sarà Loris Capirossi, che sostituisce nella Race Direction Javier Alonso, uno che occupava quel posto non per meriti, ma perché uomo di fiducia di Ezpeleta. Capirossi, da anni punto di riferimento per la sicurezza, è competente ed è molto apprezzato da tutti i piloti in pista, al di là della nazionalità. Loris porta alla Race Direction la sua professionalità e conoscenza: è certamente un passo in avanti rispetto al passato.