«MA PER STARE COI PRIMI MANCA MEZZO SECONDO»
Abolite le alette e le intermedie: le nuove norme anti Ducati Dovizioso: «Me la gioco con Lorenzo e qui siamo da podio»
Per carattere, cerca sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno, anche nelle difficoltà. Stavolta ci prova al di là del 13° posto a 1”711 da Viñales. «Mai dire mai, sono sicuro che arriveremo più pronti per la gara», afferma Andrea Iannone. Anche lui, però, fatica a trovare aspetti positivi. «Non siamo a posto e, in questo momento, non riesco nemmeno a sfruttare gli aspetti positivi della moto», spiega preoccupato. Il problema è sempre lo stesso: Andrea non sente l’anteriore e questo gli impedisce di entrare in curva con la velocità dovuta. Eppure, alla fine delle prove qui in Qatar, Iannone aveva dichiarato di aver visto la luce in fondo al tunnel. «Le difficoltà nei test mi hanno fatto perdere un po’ di fiducia. Così, nel primo turno di libere della stagione non spingi al 100%, ti tieni un margine per capire. Non avevamo particolari aspettative, sapevamo che non saremmo stati troppo competitivi: serve tempo. Ma serve anche fiducia», ripete, quasi a convincere più se stesso che chi lo ascolta.
GOMMA
Iannone sostiene che le difficoltà sono iniziate quando la Michelin ha portato un nuovo anteriore: «A Valencia e in Malesia ero andato fortissimo, dal test in Australia sono cambiate le gomme e sono iniziati i problemi». E quando ha montato la morbida posteriore, è stato rallentato dal compagno Alex Rins. «Ci siamo toccati, ma cambia poco», chiude, evitando polemiche. Al momento dovrebbe effettuare la Q1, mentre l’Aprilia ha acciuffato il 10o posto. «Quando c’è tanto vento, fatico di più: bisogna far girare la moto più con il gas che facendo perno sull’anteriore e non è il mio stile di guida», spiega Aleix Espargaro, solitamente bravo a sfruttare le gomme morbide. Quelle che Danilo Petrucci (16°) non ha nemmeno montato. «Anche se c’è il rischio pioggia per le FP2 e FP3, ho preferito così», giustifica il pilota della Ducati.