La Gazzetta dello Sport

Riunione nervosa I rimproveri di Luis Enrique agitano il Barça

- Filippo Maria Ricci CORRISPOND­ENTE DA MADRID @filippomri­cci

Luis Enrique è uscito distrutto dallo Stadium. Al di là delle dichiarazi­oni di ottimistic­a prammatica («Possiamo fare 4 gol al ritorno»), l’intera serata torinese, in campo e poi di fronte al microfono, ha messo in mostra un tecnico prima arrabbiato, poi sconcertat­o e alla fine esausto e depresso.

ERRORI IN SERIE Lucho è un tipo onesto, che anche quando sbaglia va per la sua strada e non si fa condiziona­re. Era davvero convinto che fosse una buona idea mettere il legnoso Mathieu sul binario di Cuadrado e Dani Alves. O che la persona giusta per marcare il gigante Chiellini fosse il normale Mascherano (tornato in Catalogna con piccole noie muscolari). O che dare le chiavi della manovra ad Andre Gomes fosse la soluzione. O che lasciare i panchina Jordi Alba, l’uomo che meglio di tutti si combina in fase offensiva con Neymar e Iniesta e che con la maglia del Barça ha già dato 27 assist, fosse una buona idea. Come quella di non dare minuti a Paco Alcacer quando Neymar e Suarez non ne beccano una.

ALLARME A MALAGA Tutto questo dopo che a Malaga erano già scattati tutti gli allarmi: Mathieu alla Rosaleda era stato pessimo anche contro Sandro e Juanpi Añor, tanto da essere sostituito nell’intervallo come poi a Torino. Il continuo fluttuare tra difesa a 3 senza palla e a 4 con la palla aveva mandato i suoi uomini in confusione. Martedì sera Lucho si è sbracciato come Don Chisciotte contro i mulini a vento: i suoi messaggi non passavano e la frustrazio­ne aumentava. E quando poi a fine gara si è lamentato per la mancanza d’intensità ai giocatori sono girate le scatole. Ieri prima dell’allenament­o c’è stata una riunione di mezz’ora. Tesa. E per oggi Lucho ha dato un giorno di riposo. Domani si ricomincia perché sabato al Camp Nou arriva la Real Sociedad.

4 SCONFITTE SU 12 In 4 giorni il Barça ha compromess­o Liga e Champions incassando un parziale di 5-0 nelle sconfitte numero 7 e 8 della stagione (nel primo anno di Lucho erano state 6 e nel secondo 7 in tutto). E ora si deve di nuovo attaccare all’epica della «remuntada». In Europa al Barça è andata bene 3 volte su 5 dopo un 3-0 all’andata, sempre ai rigori. E naturalmen­te c’è il fresco miracolo col Psg. «Però stavolta faccio più fatica a credere nella rimonta», ha detto Luis Enrique abbacchiat­o martedì sera. Il suo addio potrebbe rivelarsi indigesto in questo finale di stagione vissuto sulle montagne russe.

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Luis Enrique, 46 anni, a testa bassa dopo il k.o.

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