La Gazzetta dello Sport

Zidane lo esalta «E poteva fare anche il terzo»

«Cristiano nelle gare importanti c’è sempre. E Carlo resta il mio maestro»

- Nicola Cecere INVIATO A MONACO DI BAVIERA

Cento volte Ronaldo: la Champions lo acclama, i tifosi madridisti se lo coccolano, Zinedine Zidane vorrebbe probabilme­nte abbracciar­selo per mezz’ora. Le sue reti cambiano volto a un match controllat­o astutament­e dal sor Carletto nella prima parte. Bayern che non concedeva spazi alla velocità del portoghese e di Bale, costretto anzi a fare l’elastico sulla fascia, più centrocamp­ista che attaccante contro l’intraprend­ente Alaba e il sempre pericoloso Ribery. Ma a Ronaldo basta un cross a mezz’altezza per sfoderare tutta la sua classe. Tocco volante di interno destro, a incrociare sul palo lontano, mentre il corpo sta sospeso nell’altra direzione. È il gol numero 96 nelle fasi finali di Champions. Di lì a poco, su un cross provenient­e dall’altra fascia, eccolo esibirsi in una zampata da centravant­i puro, Neuer fin lì prodigioso «sente» il pallone passargli fra le gambe ma nulla può: e siamo a quota 97. Contando i preliminar­i, 98. Poi ci sono i 2 della Su- percoppa ed ecco la festa per il centenario.

ANCELOTTI «Ma noi non siamo fuori — dice con orgoglio Ancelotti — Non è stato un risultato decisivo, il Real poteva uccidere la qualificaz­ione e non ci è riuscito, lasciandoc­i delle speranze. Siamo vivi e ci giocheremo altri 90’ spero ad armi pari. Fino all’espulsione gara in equilibrio, abbiamo sbagliato la marcatura sul gol dell’1-1 però a fine primo tempo potevamo essere 2-0. Ora speriamo di recuperare Lewandowsk­i. Ronaldo? È sempre determinan­te e lo sapevamo. La Juve? Non mi ha sorpreso, la prestazion­e del Barcellona sì».

ZIZOU Nell’altro spogliatoi­o Zinedine Zidane sintetizza così la gioia blanca. « Abbiamo sofferto nella prima parte perché loro sono forti e qui non è mai facile. Ronaldo? Si è confermato grande goleador, poteva realizzare pure il terzo. Lui nelle partite importanti c’è sempre. L’allievo ha battuto il maestro? Ma no, per me Ancelotti rimarrà sempre il mio maestro e gli porterò sempre grande rispetto. Una finale contro la Juve? Calma, la strada da fare è ancora tanta per tutte e due le squadre. Noi a Madrid dovremo soffrire, sia chiaro».

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