La Gazzetta dello Sport

È terrorismo, arrestato un iracheno

«Due sospetti di ambito islamico» per l’attentato di Dortmund. Ma si indaga pure in ambiente neonazi

- Pierfrance­sco Archetti INVIATO A DORTMUND

Marc Bartra sente un ronzio in testa, ha il braccio destro fasciato e ripulito della schegge di vetro che lo hanno investito l’altra sera. Anche il polso sinistro è bendato. Però Bartra sorride, via twitter ringrazia e dice che va sostenuta la squadra. Il difensore è stato operato al radio, frattura semplice; suo padre José ha comunque la preoccupaz­ione negli occhi, anche quando spiega che «in un paio di giorni Marc sarà dimesso dall’ospedale, dove in serata ha visto la partita». Anche un poliziotto della scorta motociclis­tica al pullman della squadra è rimasto colpito, «trauma da esplosione» ha fatto sapere la polizia soltanto alle 4.28 del mattino, mentre nella conferenza stampa tenuta prima di mezzanotte le forze dell’ordine avevano raccontato di un solo ferito, il difensore del Borussia Dortmund. È la logica della massima cautela, per non scatenare il panico in una nazione già colpita dall’attentato natalizio al mercatino di Berlino, ma pure da troppi gesti isolati, accoltella­menti sui treni o tentativi di strage a piccoli concerti di provincia.

SOSPETTI E ARRESTO Anche Frauke Köhler, portavoce della procura generale federale di Karlsruhe che ha in carico l’inchiesta, va cauta, però annuncia alle 14 che «ci sono due sospetti provenient­i da ambito islamico. Uno è stato arrestato. La abitazioni sono state perquisite». Il fermato sarebbe un iracheno di Wuppertal, 25 anni. L’altro invece un cittadino tedesco di Froendenbe­rg, a una ventina di chilometri da Dortmund, 28 anni. Entrambi appartengo­no agli ambienti islamici della regione, il Nordreno-Vestfalia, e sono accusati di essere vicini allo Stato islamico. Nei volantini lasciati vicino al pullman si parla di chiusura della base di Ramstein, da cui partono i tornado per bombardare il Califfato, ma molti passaggi sono inusuali, secondo gli inquirenti, per questo non scartano i sospetti su ambienti neo nazisti del tifo giallonero. Ma se sarà confermata la pista jihadista, sarebbe il primo attacco diretto a una squadra di calcio. «Le modalità fanno pensare a un atto terroristi­co, i tre ordigni erano riempiti con frammenti metallici e avevano un raggio d’azione di cento metri. Possiamo dirci fortunati che non è successo altro», ha aggiunto la portavoce. I buchi sul bus testimonia­no l’accaduto, un pezzo di ferro è stato trovato in uno schienale, dove sedeva la squadra. SOLIDARIET­À Angela Merkel si è detta «inorridita» quando ha sentito dell’attacco. «È un atto ripugnante. Spero che Bartra e il poliziotto guariscano in fretta, esprimo la mia solidariet­à ai giocatori delle due squadre, alle società e ai tifosi», ha spiegato la Cancellier­a in visita a una fabbrica. Le fotografie dei sostenitor­i del Monaco ospitati dai borussiani hanno invaso i social. Immagini di gruppi sorridenti nei sa- lotti, nelle cucine, sui divani hanno allentato per poco il clima di angoscia in città. Mentre la sera prima la notizia dei tre ordigni esplosi al passaggio del bus e il conseguent­e rinvio della partita avevano generato una reazione tranquilla, senza panico e isterie, ieri fin dall’alba il nervosismo è salito. La zona dello stadio è stata setacciata con cani anti-esplosivo, squadre speciali di poliziotti, elicotteri e mezzi anti-sommossa. La via che conduce all’impianto è diventata impraticab­ile, chiusa anche con i carri blindati. Zaini e borse non sono stati ammesse dentro lo stadio. Per dare un segnale di unità, anche il ministro dell’Interno Thomas de Maiziere ha annunciato la sua presenza in tribuna. Il politico era anche a Hannover, il 17 novembre 2015, quando dovette spiegare alla nazione perché la gara della Germania contro l’Olanda era stata annullata: forte sospetto di attacco terroristi­co. Lo stesso motivo per cui ieri a Dortmund la gente non è riuscita a rilassarsi.

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 ?? IPP/AFP ?? Da sinistra, Marc Bartra dopo l’operazione al braccio e un blindato davanti allo stadio di Dortmund. sopra un cane antiesplos­ivo e, sotto, tifosi del Monaco ospiti di quelli del Borussia
IPP/AFP Da sinistra, Marc Bartra dopo l’operazione al braccio e un blindato davanti allo stadio di Dortmund. sopra un cane antiesplos­ivo e, sotto, tifosi del Monaco ospiti di quelli del Borussia
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