Ore 9, il closing Mr. Li è in città Il Milan chiude l’era Berlusconi
Campioni, finali, 29 trofei in 31 anni: oggi si cambia In serata meeting ad Arcore, poi occhio al futuro
Ipiù ottimisti parlano del primo pomeriggio. Quelli più cauti invitano a considerare un paio d’ore in più. Ma il concetto non cambia. O quantomeno, non dovrebbe più cambiare: la giornata di oggi, giovedì 13 aprile, verrà consegnata alla storia come la data in cui il Milan passerà dalle mani di Silvio Berlusconi a quelle di Li Yonghong. Si chiude un’epoca di 31 anni e 29 trofei: il club rossonero emigrerà dalla Brianza alla Cina. A certificare che tutto sta per compiersi è stato lo sbarco a Malpensa ieri mattina di Mister Li, proveniente da Hong Kong: lui sarà l’azionista di maggioranza rossonero. Anzi, almeno per i primi tempi, sarà l’unico azionista. L’imprenditore cinese — giacca scura su T-shirt bianca, sorriso molto stiracchiato ed espressione vagamente stupita dell’accoglienza mediatica — non ha rilasciato dichiarazioni e si è subito diretto nell’hotel di lusso a pochi passi dal Duomo dove è rimasto gran parte della giornata evitando giornalisti, fotografi, tifosi e curiosi (a metà pomeriggio davanti all’hotel ne stazionava una discreta schiera). Un basso profilo evidentemente cercato e voluto.
UNA SOLA FIRMA A partire dalle 9 di stamattina, dunque, tutto si compirà. Non appena Fininvest avrà conferma del versamento dell’ultima tranche da 370 milioni, il Milan passerà di mano in un secondo, con una firma. Danilo Pellegrino, a.d. di Fininvest, a marzo ha ricevuto una delega a occuparsi del closing. Oggi presso lo studio legale «Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners» lascerà il suo autografo su un foglio, certificando il passaggio di pro- prietà delle azioni, ovvero il 99,93% del capitale sociale. Non sarà un contratto di mille pagine, più semplicemente l’aggiornamento del preliminare firmato ad agosto, nei giorni in cui ancora sembrava che gli acquirenti del Milan fossero guidati da Galatioto e Gancikoff. La firma di Pellegrino verrà autenticata dal notaio Giacomo Ridella e in quel momento il closing sarà effettivo, seguito da un comunicato congiunto. Curiosamente, su quel foglio non ci saranno nomi della Rossoneri Sport Investment Lux: la legge sul trasferimento delle azioni permette di chiudere l’operazione con una sola firma. Oltre a Pellegrino ci saranno anche Alessandro Franzosi, direttore business development di Fininvest, Marco Fassone, probabilmente Han Li e ovviamente tutti gli advisor. Non è invece atteso Mister Li, la cui presenza «tecnicamente» non è necessaria. PROGRAMMA La sua prima presenza ufficiale sarà quindi questa sera ad Arcore, dove Berlusconi lo attende a cena assieme a Han Li, Fassone, Galliani e l’alta dirigenza Fininvest. Possibile che Mr. Li chieda ulteriori lumi a Silvio sulla presidenza onoraria, a cui Berlusconi risponderà con le stesse parole dette oggi ai suoi fedelissimi: « Per ora non ci penso proprio». Domani, invece, sarà la giornata dedicata alla conferenza stampa di insediamento e all’assemblea dei soci che nominerà il nuovo Cda, dopo le dimissioni dei consiglieri in carica avvenute nel Cda di ieri (fra questi c’è anche Leandro Cantamessa, che però resterà in qualità di legale del club). Entro sera si saprà qualcosa di più anche sul nuovo Consiglio rossonero, che dovrebbe essere composto da otto persone, quattro italiane e quattro cinesi. Particolarmente significativa la presenza di Paolo Scaroni,
vicepresidente di Rothschild, storico advisor della famiglia Berlusconi, ex a.d. di Eni ed Enel, noto nel calcio anche come ex presidente del Vicenza.
POST Sta dunque per iniziare l’avventura rossonera di Li Yonghong, che negli ultimi due giorni è stata preparata negli ultimi dettagli da Han Li. Il direttore esecutivo di Rossoneri Lux ieri si è fermato a lungo nello studio legale «Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners», che cura i rapporti con il fondo Elliott, il fondo americano che ha finanziato Mister Li con 303 milioni di euro e che avrà in pegno le quote del Milan. Nel tardo pomeriggio si sono aggiunti anche Fassone e Li Yonghong in persona: sul tavolo non tanto il presente ma soprattutto il dopo-closing, ovvero la ricerca di altri soci investitori. Un aspetto che per Mr. Li è con ogni evidenza prioritario.