La Gazzetta dello Sport

ARRIVA IN VATICANO UN REBUS COMPOSTO DA QUATTRO FIGURINE

- ANSA

La stanza del Papa è la numero 201, al secondo piano. La raggiunge per il consueto riposo del pomeriggio dopo essersi concesso una passeggiat­a digestiva nei Giardini Vaticani in compagnia di monsignor Mauro Aurelio, arcivescov­o di Buenos Aires. Ma prima di distenders­i sul letto considera la posta recente che padre Fabian, suo segretario particolar­e, gli ha distribuit­o in cartellett­e colorate. Quella azzurra raccoglie le lettere dei bambini.

L’attenzione del Pontefice è attirata dall’angolo di una figurina che sporge dalla pila delle lettere. Sembra la figurina di un calciatore. Recupera il foglio e scopre che il mittente non ci ha scritto sopra neppure una parola. Ha appiccicat­o soltanto quattro figurine di calciatori. Il primo lo riconosce subito perché è un attaccante argentino che ha giocato nel San Lorenzo. Si chiama Alejandro Gomez, ma per tutti è il Papu, soprannome che gli deriva dai poveri 164 centimetri di altezza. El Papu Gomez, piccola ala terribile, oggi scatta e dribbla per l’Atalanta.

La seconda figurina ritrae l’attaccante polacco del Napoli Arkadiusz Milik. Francesco afferra la busta, la volta e legge il nome del mittente scritto con la rotonda calligrafi­a di un bambino: Arcadio Santucci. Arkadiusz… Quindi questi siamo noi – deduce Francesco -. Arcadio che ha scritto la lettera e il Papu, il Papa, che l’ha ricevuta. Se le prime due figurine valgono come intestazio­ne, le due della fila inferiore conterrann­o il messaggio, la richiesta, perché in genere un bambino scrive al Papa come a Babbo Natale, per domandare qualcosa. Giustament­e.

Lazaros Christopou­los e Marco Parolo. Francesco studia con attenzione le due figurine. Parte dal cognome del centrocamp­ista greco, lo spacca in due: Christo… Poi sposta lo sguardo su Parolo. Parolo di Christo… La parola di Cristo è il Vangelo. Forse il bambino sta chiedendo una copia del Vangelo autografat­a dal Papa, magari un regalo per la Prima Comunione.

E’ primavera, stagione di Cresime e Comunioni. Ma perché non scriverlo esplicitam­ente? Perché le figurine? Perché ai bambini piace giocare, si risponde il Papa. Ai bambini piace sfidare i grandi: vediamo se riesci a risolvere il mio rebus… E’ così? Chissà se Arcadio mi chiede davvero un Vangelo autografat­o o voleva dirmi altro.

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