La Gazzetta dello Sport

La scelta di Alonso: va a Indy

1Correrà la 500 Miglia col team Andretti. Salterà Montecarlo. «Proverò a vincere»

- Luigi Perna

Che cosa c’è di meglio di una grande sfida per dimenticar­e le delusioni della F.1? Così, quando Zak Brown, l’uomo che guida la McLaren del dopo Dennis, ha proposto al suo pilota Fernando Alonso di correre la 500 Miglia di Indianapol­is, lo spagnolo non ci ha pensato due volte. « La sera eravamo a cena a Shanghai, parlando di come si poteva realizzare la cosa, e la mattina dopo Fernando è venuto a dirmi: “Ok, ci sto!” — racconta Brown —. Ma, per la verità, tutto era cominciato durante la prima gara in Australia, quando per scherzo gli avevo detto che avremmo dovuto correre a Indy, per vedere la sua reazione».

STORIA Evidenteme­nte Alonso lo ha preso in parola. E il 28 maggio, giorno del GP di Montecarlo, sarà al via della corsa più importante della storia Usa, con una McLaren (in realtà il telaio è monomarca Dallara) spinta dal motore 2.2 litri turbo V6 con cui la Honda corre nella serie americana. Per Woking è un ritorno dopo 38 anni. Il team sarà quello di Michael Andretti, il figlio di Piedone, che disputò una sola stagione in F.1 con la McLaren nel 1993, accanto ad Ayrton Senna. Si tratta della squadra con cui l’anno scorso Alexander Rossi trionfò al debutto sul Brickyard. «Se penso di poter conquistar­e la 500 Miglia al primo tentativo? Non vado con questa aspettativ­a — spiega Alonso —, perché rispetto i piloti che gareggiano lì e non sono abituato alla tecnica di guida che si utilizza sugli ovali. Però non ho paura. Nelle corse tutto può succedere e infatti l’anno scorso ha vinto un rookie, con la mia stessa squadra, quindi non ci andrò per vedere le macchine girare in tondo, ma con l’impegno e la dedizione totale per provare a vincere la gara».

SOGNO L’ambizione, per niente nascosta, del due volte iridato di F.1 è conquistar­e la Tripla Corona. «Ho già vinto a Montecarlo e il mio sogno è riuscirci anche a Indy e nella 24 Ore di Le Mans (impresa riuscita solo a Graham Hill; n.d.r.). Ma la priorità sarà godermi lo spirito della 500 Miglia, imparare e di-

I GP vinti sui 275 disputati da Fernando Alonso. Lo spagnolo di Oviedo, 35 anni, ha vinto 2 Mondiali con Renault (2005-06). Ha corso pure con Minardi, Ferrari e McLaren vertirmi — continua Alonso —. Per me e per la McLarenHon­da è una grande sfida. Fino a due mesi fa il progetto non era neppure in programma e quindi avrò poco tempo per prepararmi. Fra l’altro, in mezzo ci saranno il GP del Bahrain di domenica e i successivi in Russia e Spagna da correre, per cui non potrò pensarci a tempo pieno». È probabile che Alonso vada da spettatore alla prossima gara di IndyCar in Alabama per prendere contatti con l’ambiente. Poi il 15 maggio, dopo Montmelò, si sposterà negli Usa per affrontare le prove della 500 Miglia. «Chiederò consi- gli ad altri piloti, per esempio Sato e Rossi, i titolari della squadra. Ma anche a Juan Pablo Montoya, che mi ha inviato un messaggio di felicitazi­oni sul telefonino». Già, il colombiano, vincitore a Indy nel 2000 e nel 2015, si è messo sull’attenti per Fernando: « Se avrai bisogno, sono a tua disposizio­ne».

SOSTITUTO Alonso varcherà l’Oceano come hanno fatto altri iridati prima di lui, da Ascari a Fangio, da Clark a Hill, da Fittipaldi a Mansell, che finì terzo al debutto nella 500 Miglia del 1993. Sul nome del pilota che invece sostituirà Fernando a Montecarlo sulla MCL32 c’è ancora incertezza. «Non lo abbiamo deciso», afferma Brown. Ma la logica suggerisce che potrebbe essere Jenson Button, ancora legato alla McLaren da un contratto biennale da uomo immagine con «licenza» di pilotare nei test. L’iridato 2009 si è ritirato solo da pochi mesi e può dare ancora garanzie. «Indy sarà una gara a sé — assicura Alonso —. Dopo, non vedo altro scenario che ritornare nel GP del Canada e completare la stagione». Certo è deprimente pensare che un campione come lui debba andare a cercare in America il divertimen­to che gli manca da tre anni in F.1, dove la power unit Honda è carente di cavalli e affidabili­tà. Alonso può prendersel­a solo con se stesso e con la scelta che fece allora assieme ai suoi manager, lasciando la Ferrari. Sembrano le prove generali di una fuga. VINCITORE NEL 2000 E 2015

 ?? COLOMBO ?? Conferenza in Bahrain di Fernando Alonso col direttore esecutivo McLaren Zak Brown, 45 anni
COLOMBO Conferenza in Bahrain di Fernando Alonso col direttore esecutivo McLaren Zak Brown, 45 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy