Freccia del Brabante: il padrone è Colbrelli
Bresciano della BahrainMerida compie un altro salto di qualità. Domenica c’è l’Amstel
Sonny sta girando il miglior film della carriera, lui che porta il nome di uno dei protagonisti della serie Tv «Miami Vice». Alla Bahrain-Merida di Nibali, il bresciano, a 26 anni, ha iniziato a fare quelle esperienze ad altissimo livello che tante volte abbiamo indicato come l’aspetto che mancava ai talenti italiani per competere con gli stranieri. Prima la tappa alla Parigi-Nizza, quando in volata supera Degenkolb e Demare; ieri la Freccia del Brabante, apertura delle classiche delle Ardenne, che non vincevamo dal 2004 (1° Paolini). Di forza, sull’arrivo in leggera salita di Overijse dopo 14 côte. Dai Muri in pavé agli strappi in asfalto del Belgio vallone: Colbrelli giustamente si sta confermando come l’italiano numero 1 nelle corse di un giorno. A quattro giorni dall’Amstel Gold Race (3° nel 2016) che domenica lo attende con un finale inedito: strappo del Cauberg, discesa, altre due côte, arrivo in pianura a Valkenburg. «Ci voleva, per me e per la squadra — racconta Colbrelli —. Sono contento di aver fatto un grande numero. Ero alle transenne e pensavo di perdere, ma sono uscito bene negli ultimi 100 metri». Cinque anni con Reverberi sono stati determinanti per farlo crescere, anche come personalità. E queste vittorie dicono che il 6° posto alla Sanremo 2014 non era stato casuale. Però in sei stagioni Colbrelli ha corso solo 12 classiche: 5 Sanremo, 1 Fiandre (10° quest’anno, al debutto e con un piede malconcio), 3 Amstel e 3 Lombardia (sempre ritirato). Ora sta recuperando.
1. Sonny Colbrelli (Bahrain-Merida) km 197 in 4.44’22”, media 41,570; 2. Vakoc (Cec); 3. Benoot (Bel); 4. Wellens (Bel); 5. Lindeman (Ola); 6. Juul Jensen (Dan); 7. Devenyns (Bel); 8. Dillier (Svi); 9. Campenaerts (Bel) a 6”; 10. De Plus (Bel). 14. Gasparotto a 12”; 16. Bettiol a 16”