Che Trento Mette le mani sulla Coppa
1Sabato il ritorno in Francia. Lorenzetti non si fida: «In gare ravvicinate può cambiare tutto. Siamo fortunati, passiamo una Pasqua al lavoro...»
Trento vede lo striscione d’arrivo e alza i giri del motore. Il netto 3-0 sul Tours è, in vista della gara di ritorno di sabato in Francia, un’importante ipoteca sulla conquista della Coppa Cev. Ma Angelo Lorenzetti non si fida, scottato della gara di ritorno di semifinale con il Fenerbahce dove Giannelli e compagni hanno faticato più del previsto: «Abbiamo giocato una bella gara – analizza il tecnico – faticando forse all’inizio in qual- che situazione sul loro opposto, ma poi abbiamo preso il ritmo. Il Fenerbahce ci insegna che a distanza di pochi giorni queste sfide di andata e ritorno cambiano drasticamente. Istanbul è utile perché è lì come promemoria, ai ragazzi non dovrò spiegare nulla » . Trento è in salute nonostante il tour de force stagionale la costringa a giocare la gara numero 50 dell’anno tra Supercoppa, campionato, Mondiale per Club, Coppa Italia e Coppa Cev. E lo stato di forma dei ragazzi di Lorenzetti è testimoniato con i marchi della casa: battuta a tutta (2 ace Van de Voorde), presenza importante a muro (3 di Solé) e gioco spinto di Giannelli (54% in attacco per Trento). Un mix contro il quale i francesi, guidati dal tecnico marchigiano Giampaolo Medei poco hanno potuto. «Era fondamentale interpretare al meglio queste fasi del gioco – racconta Jan Stokr -. Se permetti ai francesi di prendere il ritmo sono molto bravi con difese e coperture. Cose che vanno replicate sabato in Francia».
RECORD L’obiettivo è quello di alzare il primo trofeo della stagione, interrompendo la striscia negativa di finali che vede i trentini alla terza consecutiva (sesta della storia in Europa), ma reduce da due secondi posti. Nel 2015 in Coppa Cev con la Dinamo Mosca (k.o. al golden set in Russia) e l’anno scorso in Champions contro la Dinamo Kazan. «Sappiamo che troveremo un pubblico molto caldo al ritorno – dice Simone Giannelli -. Già l’anno scorso in Champions abbiamo perso 3-2 quindi non dobbiamo cullarci su questo 3-0. Dobbiamo metterci in discussione perché altrimenti non avremo vita facile». Se quello in finale è un record che va fermato, resta aperto quello della strisce di vittorie al PalaTrento. Con il 3-0 sul Tours siamo arrivati a 22 vittorie consecutive in casa (13 in regular season, 1 in Coppa Italia, 3 nei playoff scudetto e 5 in Coppa Cev). «Soffro un po’ con questo record delle vittorie in casa, prima o poi arriverà. Spero il prossimo anno».
UNA GRAZIA L’operazione Coppa ripartirà domani alle 8 dall’aeroporto di Verona con direzione Tours. Trento, nella sorpresa dell’uovo pasquale, ambisce a trovare quel trofeo che in questa stagione è sfuggito: 4° posto in Supercoppa, 3° al Mondiale per Club e 2° in Coppa Italia. «Una Pasqua fortunata perché la passiamo al lavoro. E in questo periodo non è cosa da poco, ma una grazia» conclude Lorenzetti. Impegno di Coppa che mantiene alta la tensione in casa Diatec anche in vista della semifinale di Campionato: «Una buona prova in vista di gara-4. Ci aiuta questa finale a mantenere alto il nostro livello di gioco – rac- conta Stokr - mentre Perugia deve stare ferma molti giorni». Trofeo che manca nella bacheca dell’opposto ceco: «Non ancora vinto una Cev – racconta -. E poi in finale gioco contro il mio amico Konecny. Di solito le partite a Natale le gioco bene, speriamo funzioni anche a Pasqua». Non alza però bandiera bianca Giampaolo Medei: «Mi aspettavo una Trento così forte. E’ una squadra che gioca una pallavolo molto bella, come piace a me, spinta. E credo sia una seria pretendente allo scudetto. Ma nel ritorno proveremo a fare meglio».