La Gazzetta dello Sport

Silvio: «Addolorato, commosso» Li: «Torniamo in cima al mondo»

- Marco Pasotto MILANO © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

C losing. La parola più pronunciat­a, attesa, sperata e temuta – a seconda dei punti di vista – negli ultimi mesi dal mondo rossonero si è materializ­zata ieri pomeriggio intorno alle 2, quando è stato diffuso un comunicato con questo titolo: «Ac Milan, finalizzat­a la cessione del 99,9% del club da Fininvest alla Rossoneri Sport Investment Lux». E allora, closing sia: si chiude un’epoca lunga oltre undicimila giorni, con Berlusconi «addolorato e commosso», ma consapevol­e che «il calcio moderno, per competere ai massimi livelli, necessita di investimen­ti e risorse che una singola famiglia non è più in grado di sostenere»; e se ne apre un’altra col neo presidente Li Yonghong che promette il «tetto del mondo». Il Diavolo si fa Dragone e tutto sommato c’è sempre il fuoco ad accendere il Milan che verrà. Termina un’era illuminata da 29 titoli e si scinde un binomio – Milan-Berlusconi – di quelli che sembrava impossibil­e separare. COSTI Il comunicato di Fininvest e Rossoneri Lux chiarisce bene le linee guida del contratto di compravend­ita, firmato lo scorso 5 agosto e rinnovato il 24 marzo: «Gli estremi dell’accordo prevedono una valutazion­e complessiv­a dell’Ac Milan pari a 740 milioni di euro, comprensiv­i di una situazione debitoria stimata al 30 giugno 2016, come da intese fra le parti, in circa 220 milioni. A quanto incassato da Fininvest si aggiungono 90 milioni a titolo di rimborso dei versamenti in conto capitale eseguiti dalla stessa Fininvest a favore del Milan dal 1° luglio 2016 a oggi». Alcune cifre, come si vede, differisco­no un po’ rispetto alle precedenti. I debiti, per esempio, ora sono scesi a circa 190 milioni (nell’ultimo anno sono stati fatti aumenti di capitale che hanno ridotto l’onere debitorio), mentre i 90 milioni «a titolo di rimborso» altro non sono che le spese di gestione della stagione in corso, di cui Fininvest doveva essere rimborsata e che negli ultimi mesi sono cresciute di una ventina di milioni. In pratica il Milan è costato, debiti esclusi, 520 milioni, più 90 dell’annata attuale. Poi, ancora un passaggio, particolar­mente importante: « Gli acquirenti hanno confermato l’impegno a compiere importanti interventi di ricapitali­zzazione e rafforzame­nto patrimonia­le e finanziari­o di Ac Milan». Ovvero la condizione imprescind­ibile chiesta da Berlusconi.

ATTESA I lavori sono iniziati intorno alle 9 (anche se in realtà non si erano mai fermati: tra mercoledì notte e il primo mattino di ieri presso lo studio «Craca, Di Carlo, Guffanti, Pisapia, Tatozzi» sono stati chiusi tutti i contratti tra Elliott e Rossoneri Lux alla presenza di Han Li e Fassone) ed è iniziato a filtrare che la fumata bianca avrebbe potuto arrivare entro il primo pomeriggio. Sedute al tavolo una ventina di persone (gli advisor erano Lazard e Studio Chiomenti per Fininvest; Rothschild & Co. e gli studi Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners – dove è avvenuto il closing – e Gattai, Minoli, Agostinell­i & Partners per Rossoneri Lux), fra cui Danilo Pellegrino e Alessandro Franzosi, rispettiva­mente a.d. e direttore business developmen­t di Fininvest, che a metà mattinata sono stati raggiunti da Fassone e Han Li. Tutti in attesa del bonifico dal Lussemburg­o. Quando poi ha fatto il suo ingresso anche Galliani, per firmare gli ultimi documenti, è stato chiaro che la parola fine era vicina, mentre in piazza Belgioioso fra media e curiosi stazionava ormai un centinaio di persone. Tutti, per strada come al primo piano dello studio, in attesa del bonifico che avrebbe «armato» la mano di Pellegrino per lo storico passaggio.

SPESE Quando il denaro è stato accreditat­o, l’a.d. di Fininvest ha apposto la firma, alla presenza del notaio Giacomo Ridella (Studio Busani, Ridella, Mannella): il Milan non era più di Berlusconi. Foto, abbracci, brindisi, mentre Li Yonghong raccontava a Sports.163.com: «Ringrazio Berlusconi e Fininvest per la fiducia e i tifosi per la pazienza, da oggi costruiamo il futuro. Passo dopo passo torneremo sul tetto del mondo». Pellegrino, Fassone e Han Li hanno pronunciat­o un discorso di ringraziam­ento. Fassone, in particolar­e, ha parlato del futuro e delle nuove sfide che attendono un club per il quale ieri è stata consegnata – dopo i precedenti 250 milioni – l'ultima tranche da 370 milioni: 190 di Li Yonghong e 180 finanziati da Elliott (che in tutto presta 303 milioni e che infatti avrà un controllo bimestrale sui conti rossoneri). Di questi 370 milioni, 90 vengono trattenuti per le spese della stagione in corso e 10 vanno sul conto del Milan. Oggi si completerà l’iter con l’assemblea dei soci, che ratificher­à le dimissioni del vecchio Cda e nominerà quello nuovo sino-italiano, composto da Fassone, Scaroni, Cappelli, Patuano, Li Yonghong, Han Li, Lu Bo e Xu Renshuo. Nel tardo pomeriggio è in programma la prima visita a Milanello della nuova proprietà. Saluto a squadra, allenatore e cena: il nuovo corso è iniziato.

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