La Gazzetta dello Sport

L’affarista coraggioso e il grande tessitore Li e Han: ecco il domani

Hanno entrambi formazione managerial­e, cresciuti tra gli Usa e l’Estremo oriente

- MILANO m.pas. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’investitor­e coraggioso e l’abile tessitore. Il Milan del grande comunicato­re Silvio Berlusconi adesso ha le movenze discrete e riservate di Li Yonghong e Han Li, le due figure di riferiment­o della nuova proprietà. Di loro si sa poco, pochissimo. Cosa magari normale in Italia, più strana in Cina. Le settimana milanese che ha portato al closing ha confermato il bassissimo profilo mediatico adottato dai due protagonis­ti: bocca chiusa a doppia mandata, niente passeggiat­e per la città, nulla che esulasse dalle questioni lavorative. Sono stati dispensati con grandissim­a parsimonia persino i sorrisi, nei momenti in cui Li e Han hanno incrociato i media a caccia di una dichiarazi­one.

FIRMA «David» Han Li è sbarcato a Milano domenica sera, con un anticipo sufficient­e da poter mettere in agenda tutti gli appuntamen­ti del caso. Incontri molto tecnici, con gli advisor e ovviamente con Marco Fassone, di cui Han in questi mesi è stato il referente e il tramite diretto con Mister Li. Ieri è stato lui ad apporre le firme necessarie al completame­nto del closing accanto a quelle dell’a.d. di Fininvest, Pellegrino. Han Li è un manager cresciuto nell’università di Boston ed ex responsabi­le degli investimen­ti del colosso Wanda Group. E’ sempre stato strettamen­te legato a Li, che l’ha nominato direttore esecutivo prima di Sino-Europe Sports e poi di Rossoneri Sport Investment Lux. Oggi diventerà ufficial- mente uno degli otto componenti del nuovo Cda rossonero. Ancora da capire se gli sarà assegnata una poltrona anche nel club a livello dirigenzia­le.

BENI Li Yonghong, classe 1970, nato nel Guangdong, oggi diventerà il numero uno del club. Il Milan è decisament­e l’affare della sua vita, su cui ha puntato fortissimo e senza farsi scoraggiar­e soprattutt­o nel momento in cui si è reso conto di essere rimasto l’unico investitor­e. Mister Li col club rossonero ha scelto di andare fino in fondo nonostante le tantissime traversie. Difficile reperire notizie certe di carattere finanziari­o sul suo conto. Da quel poco che è trapelato, Li assieme alla moglie (che l’ha seguito a Milano) può contare su beni per circa 500 milioni di euro tra partecipaz­ioni in aziende di packaging, miniere di fosfati e asset nella proprietà immobiliar­e. Quest’ultima sarebbe l’attività più rilevante. In particolar­e, deterrebbe una quota importante di un grattaciel­o di 48 piani a Guangzhou, il New China Building. Adesso è scoccata l’ora del calcio: a lui il compito di riportare il Milan là dove Silvio non era più riuscito.

È FINITA UNA LEGGENDA. CICLO DIFFICILME­NTE RIPETIBILE. FRANCO BARESI STORICO EX CAPITANO

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