La tribù dei 115 sfila per Jacopo Baldini: «Obiettivo Tokyo 2020»
Il d.t. carica i giovani in raduno per gli Eurojuniores: «L’emorragia di talenti va fermata» Folorunso ha guidato la marcia cittadina per incoraggiare l’astista verso la guarigione
C’è una tribù che corre, salta, lancia e marcia: è qui il futuro dell’atletica italiana. L’oggi regala pochi sorrisi? Il domani potrebbe essere roseo. Puntare sugli atleti della Nazionale junior si può. Lo dicono i risultati, lo fanno intuire la professionalità e l’entusiasmo che li circonda. A Grosseto sono in raduno in 115: domani concluderanno una quattro-giorni a tutto gas. Col mirino sin d’ora puntato sugli Europei di categoria (edizione n. 24) che il capoluogo maremmano tornerà a ospitare il 20-23 luglio, sedici anni dopo la prima volta. Un’organizzazione consolidata, un insieme di strutture (anche ricettive) da invidiare, con uno stadio bomboniera ora da 14.000 posti, due piste adiacenti – martedì partiranno i lavori di rifacimento dei manti – e una nuova area che diventerà di riscaldamento per disco, martello e giavellotto. Pur senza russi, esclusi dall’attività internazionale, saranno in gara in più di 1700.
DISPERSIONE Gli azzurri – previsti 75-80 convocati – andranno a caccia di gloria. Per ribadire il 5° posto nel medagliere di Eskilstuna 2015 (due ori, tre argenti e quattro bronzi) e, soprattutto, per dimostrare che il movimento, nonostante le difficoltà del vertice, è vivo e capace di produrre. «Più che i piazzamenti da podio – sostiene Stefano Baldini, d.t. dello sviluppo e responsabile di tutti i nazionali under 25 – io e i miei 25 collaboratori inseguiamo quelli da classifica a punti, cioè da primi otto. E’ così che si misura il reale valore di un gruppo. In questo senso siamo ottimisti: sono tanti i nomi sui quali puntare. In generale, però, l’obiettivo del quadriennio che ci porterà all’Olimpiade di Tokyo 2020 è anche un altro: limitare al massimo la dispersione dei talenti. Sono ancora troppi i ragazzi e le ragazze di qualità che dopo i vent’anni, per svariati motivi, si perdono per strada. L’emorragia va fermata. Ed è per questo che abbiamo cominciato a intraprendere azioni mirate. Per gli atleti tra i 20 e i 24 anni e i loro tecnici personali, con un budget relativo di circa 700.000 euro, in raduno sono per esempio pre- viste 8000 presenze annue».
FORZA JACOPO Ieri i 115, «madrina» Ayomide Folorunso, più di una speranza dei 400 hs, hanno sfilato dallo stadio Zecchini al Palazzo della Provincia, bloccando festosamente la città, con un incoraggiamento al 19enne decathleta piemontese Jacopo Cuculo che, atterrato fuori dai sacconi dell’asta durante uno stage a Modena, da due settimane versa in gravi condizioni. L’avvicinamento a Grosseto 2017 sarà a lui dedicato. Non è mancato un video messaggio di Filippo Tortu, il più futuribile del gruppo, vice iridato dei 100, contemporaneamente impegnato a Formia con la 4x100 assoluta che tra otto giorni, alle Bahamas, parteciperà ai Mondiali di specialità. Tante, oltre a lui, le stelline sulle quali fare affidamento. A partire dai sette medagliati individuali degli Europei allievi di Tblisi 2016: Alessandro Sibilio e Desola Oki, oro nei 400 hs e nei 100 hs; Andrea Romani, Andrea Dallavalle e Carolina Visca, argento negli 800, nel triplo e nel giavellotto e Simone Barontini e Sydney Giampietro, bronzo negli stessi 800 e nel peso. Senza dimenticare Stefano Sottile e Marta Zenoni, oro e bronzo nell’alto e negli 800 ai Mondiali allievi di Cali 2015, entrambi in ripresa da qualche acciacco, nonché altre punte come Ilaria Verderio (400 hs). «Non stiamo inventando niente – minimizza Baldini – la Germania si basa su questo stesso modello: stiamo solo ridando valore alle attività comuni e di confronto, ai collegiali, al monitoraggio della programmazione». Grosseto diventerà un trampolino di lancio.