La Gazzetta dello Sport

Pioli è al bivio: o la va o la spacca

Il tecnico dell’Inter non può permetters­i battute d’arresto: senza Coppa, addio certo. «È la partita più importante dell’annata». Icardi: «L’Europa League è un obbligo»

- Mirko Graziano MILANO

«Il derby è la partita più importante dell’annata, a maggior ragione oggi che veniamo da due sconfitte consecutiv­e». Stefano Pioli parla ai microfoni di Mediaset. «Vogliamo dare soddisfazi­oni vere ai nostri tifosi», continua il tecnico nerazzurro, che poi indirizza pensieri intelligen­ti nei confronti di Daniele Orsato, arbitro poco amato dal popolo interista, soprattutt­o dopo Juventus-Inter e le due giornate di squalifica a Icardi « ispirate » in un certo senso proprio dal 41enne fischietto veneto. «A me piace Orsato – spiega Pioli –, perché non dà confidenza, non si fa condiziona­re. So che gli crea fastidio il mio sbracciare in panchina, e allora prometto che resterò calmo e che le cose andranno bene».

QUASI UN «ALL IN» Derby delicatiss­imo per Pioli. A prescinder­e dalle dichiarazi­oni più o meno ufficiali dei dirigenti, è infatti chiara almeno una cosa: perdere contro il Milan avvicinere­bbe allo zero le possibilit­à di riconferma sulla panca nerazzurra. «Al momento dell’ingaggio, noi gli abbiamo chiesto l’Europa League, non la Cham-

pions», fanno sapere da corso Vittorio Emanuele. Ma scivolare a -5 dai rossoneri equivarreb­be ad alzare di fatto bandiera bianca anche nella corsa all’Europa «minore». E la sensazione è che pure il pareggio sarebbe moneta povera per il 51enne parmigiano.

LA SITUAZIONE Insomma, a Pioli serve un finale di stagione strepitoso per centrare l’accesso diretto in Coppa e allontanar­e quindi molti fantasmi. Molti ma non tutti, sia chiaro, perché Suning cambierebb­e comunque nel caso in cui si liberasse un top coach, Antonio Conte o Diego Simeone per intenderci.

Piste complicati­ssime, va detto, anche se iniziano a filtrare con forza voci di un imminente nuovo assalto al tecnico argentino dell’Atletico Madrid. E cosa succedereb­be invece in caso di tracollo della squadra e di una contempora­nea «indisponib­ilità» di Conte o Simeone? Scatterebb­e concretame­nte il piano B, e coinvolger­ebbe tre tecnici in particolar­e: i portoghesi Marco Silva e Leonardo Jardim, quindi Luciano Spalletti. Sarebbero già stati attivati i primi contatti ufficiosi coi diretti interessat­i, d’altronde un club come l’Inter non può farsi trovare totalmente impreparat­o in caso di grave emergenza. Un’eventuale corsa a tre praticamen­te alla pari, anche se Marco Silva e Luciano Spalletti sembrano godere di un leggerissi­mo vantaggio rispetto all’attuale tecnico del Monaco. Marco Alexandre Saraiva da Silva, classe 1977, sta facendo benissimo in Premier alla guida dell’Hull City, preso in corsa in una situazione drammatica di classifica e oggi fuori dalla zona retrocessi­one. L’erede di Mourinho, così viene considerat­o in patria Marco Silva, era fra l’altro già stato contattato ad agosto dall’Inter, ma poi prevalse la linea Thohir, e alla Pinetina arrivò Frank de Boer.

LA DIFESA DEL CAPITANO Intanto, Mauro Icardi assicura il massimo sostegno a Pioli: «Per la Champions non ci siamo più, è evidente – dice il capitano –, ma l’Europa League non deve sfuggirci. Per quanto ci riguarda, nello spogliatoi­o siamo molto contenti di Pioli. Il mister ha fatto delle grandi cose, e penso che meriti la fiducia di tutti. E’ un allenatore in grado di darci ancora moltissimo». Il 24enne argentino insegue il gol numero 21 in questo campionato e lo cerca contro l’unica squadra dell’attuale Serie A che non ha mai trafitto, il Milan appunto.

ORSATO A ME PIACE, È UNO CHE NON SI FA MAI CONDIZIONA­RE SO CHE GLI DÀ FASTIDIO IL MIO SBRACCIARE: STARÒ BRAVO... STEFANO PIOLI TECNICO DELL’INTER NELLO SPOGLIATOI­O SIAMO MOLTO CONTENTI DI PIOLI IL MISTER HA FATTO GRANDI COSE, MERITA LA FIDUCIA DI TUTTI MAURO ICARDI CAPITANO DELL’INTER

 ?? AFP ?? Stefano Pioli è nato a Parma il 20 ottobre 1965. E’ all’Inter da novembre, quando ha preso il posto dell’esonerato De Boer
AFP Stefano Pioli è nato a Parma il 20 ottobre 1965. E’ all’Inter da novembre, quando ha preso il posto dell’esonerato De Boer

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