La Gazzetta dello Sport

Deserto Rosso Sotto il sole o col buio Vettel detta legge Ora l’assalto alla pole

1Ferrari veloce malgrado a Raikkonen si sia surriscald­ato il compressor­e e Seb abbia subìto un black out elettrico

- Pino Allievi SAKHIR (BAHRAIN)

Oramai la Ferrari c’è sempre. Anche se il compressor­e si surriscald­a e blocca subito Raikkonen, oppure un black out elettrico costringe Vettel a una imprevista sosta di 10 minuti ai box. Ferrari prima per tutta la giornata, col caldo torrido e il sole del pomeriggio e poi con la temperatur­a più mite della sera. Merito di Vettel che si è messo alle spalle per un nonnulla (41 millesimi) Valtteri Bottas e Daniel Ricciardo (66 millesimi), con Raikkonen e Hamilton quarto e quinto a un soffio. Tempi tiratissim­i anche se nessuno dei quattro protagonis­ti ha voluto forzare al limite su una pista sporca che cambiava da un momento all’altro. Ma alla fine, come dicevamo, è stato Vettel il leader, grazie a una macchina che nelle curve del Bahrain ha mostrato la solita stabilità come frenata, inseriment­o e trazione. Al punto che Hamilton si è lasciato andare a una dichiarazi­one mai fatta prima: «Penso che la Ferrari in condizioni da gara sia un paio di decimi più veloce di noi». Il che si può interpreta­re in due modi. Il primo: la Mercedes deve darsi una mossa. Il secondo: se oggi in qualifica Hamilton risulterà migliore di Vettel e Raikkonen, il merito sarà principalm­ente suo.

GOMME La realtà delle simulazion­i di gara di ieri, con tanti giri da cancellare a causa del «graining» sulle gomme, è che la Mercedes è andata bene con le Pirelli Super Soft, forse un po’ più di quanto Vettel immaginass­e, tanto che il tedesco ha dichiarato che «c’è molto da migliorare». Schermagli­e del momento, nei soliti venerdì senza riferiment­i precisi.

SORPRESA Ma nel grigiore del Bahrain, una sorpresa c’è comunque stata: la Red Bull motorizzat­a Renault che ha piazzato Daniel Ricciardo al terzo posto, con una macchina che è risultata di soli 3 km/ora più lente di Ferrari e Mercedes. Merito del circuito da basso/ medio carico aerodinami­co? Merito delle casse di parti nuove arrivate in mattinata dall’Inghilterr­a? O c’è qualcosa che nessuno, sino a sera, era riuscito a scoprire? «Abbiamo lavorato su aerodinami­ca e trazione», ha detto il titolare del te- am, Chris Horner, senza addentrars­i in spiegazion­i. Ma Ricciardo ha gettato acqua sul fuoco: «La Mercedes in qualifica sarà più veloce di noi di mezzo secondo, però sul tempo delle prime prove sono molto sorpreso anch’io…». Meno contento di lui è stato Verstappen, che ha rovinato il fondo raccoglien­do sotto la vettura l’aletta posteriore posta dietro la pinna (T-wing) persa — come in Cina — dalla Mercedes di Bottas. Un rischio inutile che riguarda tutti: perché non vietare queste appendici che danno vantaggi minimi ma sono una minaccia costante in quanto si staccano facilmente dalle vetture?

SECONDI Comunque, c’è da rimarcare come Raikkonen, nonostante abbia perso un turno di prove, sia poi stato immediatam­ente veloce, così come Bottas, cui invece è andato tutto li- scio. Entrambi hanno bisogno di riscattars­i dopo le figuracce di Shanghai. Kimi ha avuto il problema di surriscald­amento del compressor­e dopo 6 giri e la Ferrari ha preferito, precauzion­almente, cambiare a tempo di record l’intera Power Unit, oltre ad aver allargato gli sfoghi dell’aria della SF70H. Quanto a Hamilton, avrebbe fatto un tempo migliore se non fosse stato rallentato da Hülkenberg, che non si era reso conto di averlo alle spalle (è finito sotto inchiesta ma è poi stato assolto). Ma conta poco.

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1. Sebastian Vettel il più rapido nelle libere; 2. Valtteri Bottas (2o) a soli 41 millesimi dalla vetta;
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LAPRESSE AP 4 1. Sebastian Vettel il più rapido nelle libere; 2. Valtteri Bottas (2o) a soli 41 millesimi dalla vetta; 3. Commissari spingono la SF70H ammutolita in pista; 4. Hamilton, solo 5O
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