La Gazzetta dello Sport

A PRANZO VINCERÒ

ECCEZIONAL­E PRIMA CINESE ALLA SCALA DEL CALCIO

- di Andrea Monti

È lo spareggio per l’Europa League Pioli al bivio: o la va o la spacca Record d’incasso per la Serie A

Inter-Milan dei due mondi, all’orientale, come mercato globale comanda. Sono russi, arabi, statuniten­si e cinesi i nuovi ricchi: noi le ultime prede dell’inedito colonialis­mo calcistico. E quindi il derby della Madonnina deve farsi bello per la Cina. «Bauscia» nerazzurri e «casciavìt» rossoneri farebbero meglio a non lamentarsi: se i padroni fossero stati un texano e un california­no, invece di Zhang e Li, forse si sarebbe giocato alle due di notte per andare in «prime time» in America. Si scherza, d’accordo: ma vietato stupirsi dei futuri orari di Premier e Serie A, viste le esigenze delle nuove proprietà. «Follow the money», segui i soldi, si dice: portano ormai verso le potenze emergenti.

MARCO POLO E comunque con Pechino va un po’ meglio che altrove. Anticipo all’ora di pranzo a San Siro, tanto siamo abituati, mentre sono le 19.30 alla tv cinese: quello che in realtà conta. Perché oggi nasce il derby cinese e in qualche modo andava celebrato: con diretta nell’orario di massimo ascolto entro la grande muraglia. Il primo Inter-Milan della storia con finestra sulla nuova via della seta: una volta fu Marco Polo a viaggiare da Venezia, adesso è dall’Oriente che arrivano i nuovi conquistat­ori, sul Boeing e non passando da Samarcanda. Siamo sinceri: potevamo accoglierl­i meglio.

L’EUROPA MINORE Niente da dire dal punto di vista delle emozioni, non mancherann­o trattandos­i di uno spareggio. Il problema è che in Inter-Milan in gioco non c’è uno scudetto, e neanche la qualificaz­ione in Champions, condizione oggi indispensa­bile perché un investimen­to abbia un ritorno. No: Pioli e Montella si contendono il sesto posto: quello che permette di entrare nelle coppe dalla porta posteriore e, in cambio, ti chiede di essere già pronto il 27 luglio per il terzo preliminar­e di Europa League.

STADIO E TV Confermato che un derby tra la sesta e la settima del campionato non scalda i cuori e forse neanche i portafogli, sempre di derby si tratta: San Siro sarà esaurito perché tifo e rivalità storica sono più forti di qualunque classifica. Si spera che anche le tv cinesi facciano il pienone, ma il «prodotto» dovrà soddisfare i nuovi clienti: altrimenti si partirebbe col piede sbagliato. Nel derby d’andata, spettacola­re ed emozionant­e, l’ultimo arrivato Pioli debuttò con un incoraggia­nte 2-2 mentre Montella sperava ancora di inserirsi nella lotta per il titolo. È andata abbastanza male a entrambi, ma oggi chi è messo peggio è l’interista. Per la classifica. Per le ultime uscite. Per le aspettativ­e deluse. Il derby è il derby e lo sa anche lui: difficilme­nte Suning potrebbe confermarl­o, in caso di risultato negativo. All’opposto, un successo nella stracittad­ina – 1-0 e palla al centro contro il rivale Li – avrebbe un valore inestimabi­le in Cina e potrebbe blindare la posizione del tecnico nerazzurro.

 ??  ?? Mauro Icardi, 24 anni, in alto, e Gigio Donnarumma, 18: i simboli di Inter e Milan A proposito di simboli: gli stemmi vintage sono quelli disegnati da «Carlin» Bergoglio alla fine degli anni Venti
Mauro Icardi, 24 anni, in alto, e Gigio Donnarumma, 18: i simboli di Inter e Milan A proposito di simboli: gli stemmi vintage sono quelli disegnati da «Carlin» Bergoglio alla fine degli anni Venti
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