La Gazzetta dello Sport

Il derby è una faida di ali L’Inter sforna più cross Il Milan cerca la porta

- di LUCA BIANCHIN e MIRKO GRAZIANO

La periferia di Milano di questi tempi vede cose strane: a marzo è passato il Papa, ieri è stato trovato un gheppio americano in un appartamen­to all’ottavo piano. Che cosa facesse su un armadio quella specie di falchetto è un mistero. Il derby è in linea, con Inter e Milan succede spesso qualcosa lontano dal centro, sulle fasce. Candreva e Perisic sono tra i pericoli principali per Montella, Suso e Deulofeu sicurament­e hanno fatto spendere più di qualche minuto a Pioli. La partita è meno prevedibil­e di altre: potrebbe cominciare su ritmi alti, aperta, o precedere lentamente, tattica. Le ali però sono una garanzia: chi dice che Inter-Milan si deciderà anche lì non sbaglia.

Gioco delle differenze. L’Inter ha Candreva a destra e Perisic a sinistra. Come si usava una volta, sono un destro e un mancino, ognuno sulla sua fascia. Anche per questo, l’Inter crossa tanto: 27 volte a partita contro le 15 del Milan. Il Milan usa Suso a destra con Deulofeu a sinistra e al contrario non sarebbe la stessa cosa: «Deu» a destra ha giocato spesso, ma Jesus sulla fascia mancina perderebbe parecchia efficacia. Il suo movimento tipico è iper-conosciuto: dribbling a rientrare, poi assist e soprattutt­o tiro col sinistro.

Analogie. Inter e Milan hanno cambiato in corsa. Perisic e Candreva, con De Boer, restavano molto larghi, finendo per sfornare un numero mostruoso di cross, da ogni posizione. Giocate nella zona più calda, però, pochine. Le loro partite erano povere di tiri ma piene di volate in fascia e assistenza per Icardi, che però finiva troppo spesso per trovarsi solo nel cuore dell’area, facilmente marcabile. Pioli ha preteso dalle ali maggior coinvolgim­ento in fase conclusiva, senza invertire i ruoli. Candreva e Perisic hanno stretto la posizione per favorire la sovrapposi­zione dei terzini. In più, è arrivato un ordine preciso: tirare molto, anche da lontano, e

attaccare il palo di competenza per raccoglier­e gli assist del collega dell’altra fascia. Non a caso, i 5 gol in campionato di Candreva sono arrivati tutti con il nuovo corso, mentre Perisic con Pioli ha segnato 6 dei suoi 9 gol.

Il Milan invece è cambiato con il mercato. Galliani si è inventato il colpo- Deulofeu, che ha girato la squadra. Al posto di Bonaventur­a, più tecnico, più completo, è entrato in formazione un giocatore di strappi. Geri non ha grande varietà di colpi, però gira le partite. In 932 minuti, ha messo assieme 22 occasioni create, 31 dribbling e 10 tiri in porta. Tanti.

Le ali ovviamente sono solo l’inizio, perché la partita si sviluppa su tutto il campo. La fisicità del centrocamp­o dell’Inter, ad esempio, può dare tanto fastidio a Kucka-SosaMati. Icardi e Bacca poi vivranno duelli che sembrano un bigino di Coppa Amerca: Mauro troverà Zapata, Carlos vedrà da vicino Miranda e Medel. Le loro marcature, come quelleuell­e di D’Ambrosio, Nagatomo,o, Cala-Calabria e De Sciglio ai lati, sposte-sposterann­o il derby. L’Inter probabil-robabilmen­te terrà di più il pallone,llone, il Milan nonn aggre-aggredirà alto - quan-quando lo ha fatto,fatto, non è andatadata benissimoo - e punterà an-anche sullee ri-ripartenze.

2- 2 D’ALALA Un pronostico­ico è complicato,to, qua-quasi senza senso,senso, ma questoo strano derby a pranzo promette allegria. Un po’o’ per la strana atmosfera cinese,, un po’ per il precedente. L’andatadata finì col 66% di possesso Interter e 34 cross contro 4. Due gol di Suso, uno di Candreva, il 2-2 al 92’ di Perisic. Com’era, quellaa storia delle ali?

1Più classico il lavoro in fascia di Candreva e Perisic, anche se Pioli li vuole meno larghi che con De Boer. Suso e Deulofeu amano invece convergere e cercare il gol con il piede buono

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