La Gazzetta dello Sport

Il Tottenham c’è Palace battuto Chelsea a 4 punti

Un gol di Eriksen regala il derby a Pochettino: Premier ancora aperta a 5 partite dal termine

- Stefano Boldrini CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

Christian Eriksen, quello che Mauricio Pochettino definisce il talento di ghiaccio, ha gelato le speranze del Chelsea di ritrovarsi almeno a più 6 dopo questa tornata di recuperi di Premier. Il gol del danese, una botta in diagonale da venticinqu­e metri nella fase cruciale del derby in casa del Crystal Palace, ristabilis­ce le distanze: il Tottenham torna a meno 4, azzerando la portata del 4- 2 dei Blues sul Southampto­n. I numeri degli Spurs sono da applausi: ottavo successo di fila in Premier. L’ultimo k.o., per dire, risale allo 0-2 rimediato l’11 febbraio con il Liverpool, all’Anfield. L’illusione di Conte è durata ventiquatt­ro ore, ma forse l’allena- tore italiano deve aver intuito qualcosa perché, mentre il Tottenham faticava nel nido delle Aquile di Sam Allardyce per ottenere una vittoria di vitale importanza, lui, «Antoniooo», come lo acclama il popolo Blues, era in tribuna a seguire la finale di FA Youth Cup ChelseaMan­chester City. A due metri di distanza, Abramovich.

IL FILM Il Tottenham non ha giocato bene. Ha sofferto in alcuni momenti la carica agonistica del Palace, squadra imprevedib­ile, con la quale non sai mai come andrà a finire. Il primo tempo è scivolato via con pochi sussulti e l’immagine di un Tottenham meno brillante del solito. La tensione, con la maiuscola, è sempre una brutta bestia. Pochettino è intervenut­o nell’intervallo, cambiando di sana pianta il cuore del centrocamp­o: via la coppia Wanyama-Dembele, dentro Sissoko e Son. In una parola: meno potenza e più velocità. Son, criticato dopo la semifinale di FA Cup con il Chelsea, ha dato una scossa all’attacco. I suoi movimenti hanno allargato gli spazi per Kane, Alli e Eriksen. Gli Spurs hanno cominciato a chiudere il Palace nella sua area. L’infortunio di Sakho ha complicato la vita ad Allardyce: perdere il miglior difensore a disposizio­ne, contro una squadra come il Tottenham, è una brutta storia. La parte migliore della squadra di Big Sam è l’attacco. Il reparto più debole è la retroguard­ia. Alla fine della giostra, le picconate degli Spurs hanno portato al gol di Eriksen, quasi fuori tempo massimo.

KANE L’assist è stato firmato da Harry Kane e le parole del centravant­i lasciano intendere che il Chelsea dovrà davvero faticare per vincere il titolo: «Giocare qui non è mai facile, ma sapevamo che prima o poi il gol sarebbe arrivato. Eriksen è stato fantastico, ma tutta la squadra ha reagito bene dopo la sconfitta di Wembley. Il nostro obiettivo è vincere le ultime cinque. Dobbiamo pensare a noi e non al Chelsea». Pochettino ha il sorriso extralarge: «Risultato importanti­ssimo. Una splendida risposta sul piano del carattere e della personalit­à dopo il k.o. in FA Cup. La sfida con il Chelsea? Noi dobbiamo pensare a noi stessi. Quest’anno non finirà come la scorsa stagione. Siamo pronti a lottare fino in fondo». Un duello a colpi di record: i 74 punti del Tottenham rappresent­ano il massimo per gli Spurs in Premier. Non erano mai arrivati così in alto. E mancano ancora cinque partite.

RECUPERI Ieri (28ª giornata): Arsenal-Leicester 1-0; Middlesbro­ugh-Sunderland 1-0; C. Palace-Tottenham 0-1.

Oggi (26ª giornata): Man. City-Man. United (Ore 21, diretta Sky Sport 3)

CLASSIFICA Chelsea (33) 78; Tottenham (33) 74; Liverpool (34) 66; Man. City (32) 64; Man. United (32) 63; Arsenal (32) 60; Everton (34) 58; Wba (33) 44; Southampto­n (32) e Watford (33) 40; Stoke (34) 39; Palace (34), Bournemout­h (34) e West Ham (34) 38; Leicester (33) 37; Burnley (34) 36; Hull (34) 33; Swansea (34) 31; Middlesbro­ugh (34) 27; Sunderland (33) 21 (tra parentesi il numero di partite disputate)

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GETTY Christian Eriksen, 25 anni, danese, festeggia dopo il gol vittoria

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