Pep contro Mou In ballo solo il terzo posto
Ormai svanite le ambizioni estive: l’obiettivo dei due rivali è qualificarsi per la Champions
Si giocavano la Champions, qualche anno fa. In epoche più recenti, si sono contesi la Liga in Spagna. Oggi Pep Guardiola e José Mourinho si ritrovano faccia a faccia per la diciannovesima volta – 9 successi il catalano, 4 il portoghese e 5 pareggi – per prenotare un posto tra le prime quattro in Premier. Dovevano spaccare il mondo, nella stagione in cui si sono ritrovati gomito a gomito a Manchester, ma è andata diversamente: City a quota 64, United a 63, il Chelsea primo lontanissimo. Un derby strano, quello di stasera, e non solo perché va in scena il giovedì, in nome dei tanti recuperi del torneo inglese. È una sfida anomala per il vagone di assenze: Ibrahimovic, Pogba, Mata, Rojo e Smalling in quota United, Gündogan e forse Silva dalla parte del City che, almeno nella questione infermeria, sta sicuramente meglio.
ZERO TITOLI Ma Guardiola sta certamente peggio a livello personale: stagione da zero titoli. «È la prima volta in otto stagioni da allenatore, prima o poi doveva accadere. E penso che in futuro avverrà ancora. In ogni caso, ci sono altri club importanti che in Europa resteranno a bocca asciutta come noi». A Manchester, dopo i furori spagnoli, tra Mou e Guardiola è stata siglata una specie di tregua: «Io e José viviamo vicini. Quando ci incontriamo ci diciamo “Hi”. Il Manchester United è forte ed è imbattuto in Premier da ventitré gare. Le loro assenze? Ibrahimovic è straordinario, ma saranno a disposizione Lingard e Rashford, due calciatori fortissimi». Guardiola ha cercato di tranquillizzare Mauricio Pochettino sulle questioni di mercato: «Dele Alli ha grandi qualità, ma il Manchester City non lo vuole».
QUI MOU Quinto in campionato, ma già due titoli in tasca: Community Shield e Coppa di Lega. Con il Manchester United approdato alle semifinali di Europa League, il manager portoghese può persino calare il tris. La botta del grave infortunio di Ibrahimovic è stata pesante, per Mou: sul piano calcistico, ma anche sul versante umano: «La cosa più importante è il recupero totale di Zlatan. Il futuro, inteso come mercato, non conta ora. È un lottatore, ce la farà». Lo United arriva con gli uomini contati al derby. Il k.o. di Pogba è l’ultimo colpo basso: «Il match con il City non è una sfida tra me e Guardiola. Non conta chi arriva prima o dopo tra noi due. La priorità è tornare in Champions». Già, ma Mou per centrare il suo obiettivo potrebbe affondare Guardiola. Alla fine, si torna alla casella di partenza: José contro Pep.