«Sulle strade del Giro»: Bell’Italia e la magia rosa
Numero speciale per l'edizione 100: storia del ciclismo, paesaggi e sapori del nostro Paese
Un omaggio al Giro 100. E’ il numero speciale di Bell’Italia, il mensile di Cairo Editore diretto da Emanuela Rosa-Clot, in edicola da oggi con 13 grandi servizi. Quanto scritto in copertina, sullo sfondo delle Dolomiti «invase» dai ciclisti, spiega bene: «Sulle strade del Giro. Da Alghero a Milano, le 21 tappe dell’edizione numero 100 del Giro d’Italia celebrano la storia del ciclismo e i paesaggi più belli della Penisola. Mare, montagne, borghi e città. Tutti da visitare». E gli indirizzi segnalati sono oltre trecento, corredati dai consigli di «GazzaGolosa». Ieri la presentazione in uno scenario favoloso: la Chiesa di San Gottardo in Corte, edificata nel 1336 e ristrutturata tra il settembre 2014 e l’aprile 2015. Siamo nel cuore di Milano: Palazzo Reale è attaccato, il Duomo a pochi passi. E Monsignor Gianantonio Borgonovo, presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo, fa gli onori di casa ricordando la scomparsa di Michele Scarponi: «Adesso pedalerà in altre parti dell’Universo, e noi gli auguriamo vittoria piena». E citando poi uomini come il cardinale Montini, che il 21 maggio 1959 benedisse il Giro citando «le virtù sportive e morali» dei corridori; o come il cardinale Colombo che nel 1975 si adoperò per portare la cerimonia di premiazione sulle terrazze del Duomo.
OPINIONI «Il Giro d’Italia non è solo la nostra storia, ma anche la nostra geografia — ha detto Emanuela Rosa-Clot, che ha ricordato il gioco delle biglie con le facce dei ciclisti, con lei che voleva tenere sempre Gimondi —. Questo è un omaggio all’epica del ciclismo». «Un giornale bellissimo — è stato il commento di Andrea Monti, direttore della Gazzetta dello Sport —. C’è una cura, una ca- pacità creativa che ha dei punti di contatto con l’arte. Lo sfoglio e sono conquistato dalle immagini, dai racconti». Urbano Cairo vivrà il primo Giro d’Italia da quando è presidente e amministratore delegato di Rcs Mediagroup. «E’ una manifestazione straordinaria, molto popolare. Anche a me è capitato di stare in strada per seguirlo. E dal punto di vista sportivo sarà avvincente». Le emozioni sportive, ma anche quelle dei luoghi, del cibo, delle persone. Questo è il Giro. E questo racconta con maestria il numero speciale — da leggere e perché no, conservare — di Bell’Italia, risultato anche della sinergia tra Rcs e Cairo Editore.
SCELTA La scelta di mettere in copertina ciclisti non professionisti (impegnati nella Maratona delle Dolomiti) non è casuale: la «lentezza» della bici permette di apprezzare meglio i luoghi, le sfumature, i sapori, le bellezze architettoniche e paesaggistiche. Si comincerà subito, lungo le 224 pagine: le montagne selvagge e il mare cristallino della Sardegna, le testimonianze greche, arabe e bizantine della Sicilia, i trulli pugliesi, fino ai borghi medievali di Centro e Nord, agli scenari dolomitici e alle testimonianze del primo conflitto mondiale. Senza dimenticare il dettaglio delle altimetrie delle 21 tappe: c’è proprio tutto.