La Gazzetta dello Sport

I laureati 30enni sono solo il 26% Italia penultima tra i Paesi Ue

Precediamo la Romania E nella dispersion­e scolastica siamo maglia nera con il 14%

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Il Paese in cui circa 33 milioni di persone con più di sei anni non hanno letto nemmeno un libro in un anno è lo stesso che si piazza penultimo nella classifica Ue per percentual­e di laureati. Parliamo dell’Italia, che conta solo 26 dottori ogni cento cittadini tra i 30 e i 34 anni. Cifre diffuse da Eurostat che segnano, in realtà un lieve progresso rispetto al 2016, quando eravamo maglia nera: superiamo la Romania (25,6%), facciamo progressi rispetto a 15 anni fa (eravamo al 13,1%) ma restiamo sotto il 40% fissato per la media Ue entro il 2020. I più secchioni sono i ragazzi della Lituania, con un 58,7% di laureati, poi il Lussemburg­o (54,6%) e Cipro (53,4%). In linea con quasi tutti gli altri Paesi europei, esclusa la Germania, anche in Italia sono le donne a laurearsi in proporzion­e maggiore rispetto agli uomini, con una quota del 32,5% contro il 19,9%.

ABBANDONO Nonostante un netto migliorame­nto negli ultimi dieci anni, resta tra i peggiori della Ue anche il dato della dispersion­e scolastica in Italia. Nel 2006 erano il 20,4%, nel 2016 sono scesi a circa il 14% i ragazzi tra i 18 e i 24 anni che hanno lasciato la scuola prima di avere raggiunto un diploma secondario (e i maschi lasciano più delle femmine). L’Italia ha superato il suo obiettivo nazionale, posto al 16%, ma resta lontana dall’obiettivo della media europea, fissato al 10%. Peggio di noi fanno solo Portogallo, Romania, Spagna e Malta mentre i Paesi più virtuosi sono Croazia, Lituania e Slovenia, tutti con tassi di abbandono sotto il 5%.

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ANSA In Italia i trentenni laureati sono il 26,2%

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