Iago sogna il bis: «Derby e Belotti capocannoniere»
1Lo spagnolo del Toro è ripartito con il gol al Chievo dopo due mesi e mezzo di digiuno: «Adesso sotto con la Samp, batterla ci darà carica per la Juve...»
Un derby personale, da ex genoano, che magari sia propedeutico al derby vero e proprio della settimana dopo. L’ala del Torino Iago Falque affronta domani la Sampdoria con lo spirito di chi sa di aver imboccato di nuovo la strada giusta e di non volerla più perdere. Anche perché dietro l’angolo c’è la sfida contro la Juve che in casa granata vale una stagione intera. Lo spagnolo domenica scorsa a Verona ha spezzato un digiuno lungo due mesi e mezzo, è salito a quota 11 gol e adesso non vuol più fermarsi: l’obiettivo personale è fissato nel record di 13 segnature realizzate con la maglia del Genoa. «Il gol segnato al Chievo è stato importante per la squadra», spiega Iago ai microfoni di Torino Channel concentrandosi soltanto sul gruppo. Quella rete, però, ha contribuito a restituirgli il sorriso: «Se è stata una liberazione? Beh, a volte ci sono dei periodi in cui non riesci a segnare. A me è capitato dopo essere arrivato in doppia cifra: mi sono fermato, ma adesso mi sono sbloccato e ho una bella carica di fiducia». La carica giusta in vista dello sprint finale rappresentato dalle ultime cinque partite contro Samp, Juve, Napoli, Genoa e Sassuolo che potrebbero aiutarlo ad arrivare in nazionale. «Beh, io sto facendo bene, ma nel mio ruolo, in Serie A, ci sono anche Deulofeu e Callejon che meritano attenzione. Spagna a parte, in questa settimana abbiamo fatto allenamenti duri e la squadra è in buona condizione: il morale è alto, anche perché sappiamo di aver fatto alcune belle prestazioni – tira le somme Iago che poi sintetizza -. Siamo pronti per la Samp». Nella sua stagione do- rata in rossoblù, campionato 2014-15, Iago Falque segnò anche un gol ai blucerchiati nel derby di ritorno: era fine febbraio 2015 e il suo sinistro su assist di Niang venne poi neutralizzato dal pareggio di Eder. «Quello fu un anno eccellente, ma superare quell’asticella per me rappresenta un obiettivo secondario. Mi mancano due reti, è vero, ma una volta arrivati in doppia cifra, farne uno in più o uno in meno non mi cambia la vita; tanto più perché, rispetto a due anni fa, quest’anno ho già collezionato più assist (4a 2). Ecco perché dico che ciò che conta è la squadra».
SAMP E BELOTTI A proposito della Samp, però, qualcosa che gli rode c’è: perché quel match di andata, che segnò l’inizio del rigido inverno granata, fu con-
traddistinto anche da una traversa colpita proprio da Iago in avvio, quando si era ancora sullo 0-0. «È vero, quella traversa avrebbe potuto permetterci di scrivere un film diverso della partita. Domani, però, conterà vincere soprattutto per prendere fiducia in vista del derby». Se la gara con la Juve è la partita chiave del finale di stagione granata, l’obiettivo del gruppo è anche quello di proiettare Belotti sempre più in alto: «Vogliamo aiutarlo a vincere il titolo di capocannoniere – dice Iago, dimostrando che i mugugni di Empoli e gli strascichi di Verona sono già stati accantonati -. Il Gallo un animale da gol, ha fatto 25 reti in un campionato nel quale segnare è difficilissimo. E noi cercheremo di dargli una mano».