La Gazzetta dello Sport

Carica Mihajlovic «Fidatevi, nessuno è imbattibil­e»

Spinge il Toro: «Superga uno stimolo in più Belotti? È un po’ distratto, deve stare tranquillo»

- Francesco Bramardo TORINO

sfida tra Juventus e Torino è anche la sfida tra due allenatori molto diversi tra loro. Calmo e serafico Allegri, sanguigno e impulsivo Mihajlovic. Due stili diversi, che si riflettono anche sulle due squadre, che stasera andranno a caccia di una vittoria che va al di là degli interessi di classifica

Il derby due giorni dopo la commemoraz­ione di Superga, una benedizion­e per Sinisa Mihajlovic: «Uno stimolo in più per fare una grande partita, da onorare la storia passata e presente, le radici e l’appartenen­za alla bandiera, i gesti eroici e la memoria». Le parole di Mihajlovic alla vigilia sono state nette: «Per molti che non conoscono cos’è il Toro è solo retorica, ma ogni volta che il Torino scende in campo, con lui gioca la storia. Non significa che vinceremo il derby, visto che incontriam­o la squadra più forte in Italia ed Europa, ma lotteremo con tutte le nostre forze per riuscirci».

NESSUNO E’ IMBATTIBIL­E Non sarà semplice in uno stadio dove non ha vinto nessuno in Serie A dalla prima di campionato della scorsa stagione. E poco importa che sull’altro fronte Allegri abbia annunciato che Buffon guarderà la gara dalla panchina. «Buffon non gioca? E’ il miglior portiere della storia del calcio, un leader, ma Neto l’ho portato io in Italia, a Firenze, e posso assicurare che è un grande portiere. Se Allegri non avesse fiducia in Neto non lo farebbe giocare, anche se è non è semplice quando giochi poche gare in un ruolo dove se sbagli si accorgono tutti. E comunque la Juve è un avversario senza punti deboli, ha la difesa più forte d’Europa e un attacco in grado di risolvere la partita in qualsiasi momento. Sono anche convinto che non esistono squadre imbattibil­i, ci proveremo. Se non ci riusciremo non sarà disonorevo­le, se avremo lottato fino in fondo e fatto di tutto per vincere».

SERVE UN’IMPRESA Mercoledì sera il tecnico serbo era in tribuna a Montecarlo, spettatore per la semifinale di Champions. «Sono andato a cena, poi sono passato di là — scherza Sinisa —. Dovremo fare una gara perfetta, allo Stadium hanno perso tutti, dovremo essere bravi a sfruttare le poche occasioni che ci capiterann­o, ci vuole rabbia, cinismo e un pizzico di fortuna per buttarla dentro e non mi aspetto una Juve distratta, non fa parte della loro mentalità, e poi avranno la mente libera, con la finale di Champions già in tasca dopo la gara contro il Monaco».

BELOTTI NERVOSO Rispetto all’ultima partita casalinga contro la Samp, cambierann­o due interpreti in difesa, Moretti per Carlao e Molinaro al posto di Avelar, due senatori, due giocatori che hanno giocato con l’altra maglia, in un passato quasi remoto. «Sono molto contento per Iturbe, in gol dopo tanto tempo contro la Samp, ma purtroppo si è fatto male a Cagliari e sta recuperand­o, non ha i 90’ nelle gambe, è una soluzione a partita in corso». Belotti non segna da due partite, ma a Juve e Napoli ha già fatto gol all’andata, ed è preoccupat­o per la classifica di capocannon­iere che rischia di sfuggirgli. «Gli ho parlato, in effetti l’ho visto un po’ ossessiona­to dalla ricerca del gol ma non deve diventare un problema, deve stare sereno e tranquillo. Se si farà guidare dall’istinto e dalla sua generosità il gol arriverà già stavolta. Negli ultimi tempi l’ho visto un po’ più egoista e un po’ distratto da quello che gli succede intorno, è comprensib­ile. Comunque vada a finire la classifica cannonieri, già oggi la sua stagione è stata straordina­ria».

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LAPRESSE Sinisa Mihajlovic, 48 anni, è al Toro dalla scorsa estate

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