Sarri si applaude «Solo con Diego questo club al top due anni di fila»
Realismo e ambizione vanno talvolta di pari passo. Per il Napoli era difficile fare la corsa sulla Juve, alla quale per di più è stato ceduto Higuain. «Per la nostra dimensione stiamo facendo bene — ha spiegato il tecnico azzurro — Non so quali saranno gli obiettivi del prossimo anno, non ho parlato ancora con il presidente». Il futuro è dunque tutto da scrivere, il presente invece si chiama Cagliari. Una tappa fondamentale per mettere pressione alla Roma nella volata per la Champions diretta: «Voglio una prestazione straordinaria sotto il profilo della determinazione e delle motivazioni. Non sarà una partita facile, bisognerà giocare con umiltà e non sbagliare atteggiamento. Noi dobbiamo fare il massimo, poi tireremo le somme. Tentiamo di raggiungere un obiettivo storico perché solo nel suo ciclo più importante il Napoli è stato così in alto in classifica per due anni di fila».
DIECI E MILLE Era l’epoca di Maradona (a proposito, Sarri si è detto contrario al ritiro della maglia numero 10 di Totti e vorrebbe che i ragazzi napoletani potessero sognare di indossare quella del Pibe), della rivalità con la Juve e della prima sfida al Real in Coppa Campioni: «Affrontare negli scontri le due probabili protagoniste della finale Champions capita una volta su mille», si rammarica Sarri. Ora resta solo il campionato. Sarri chiederà a Hamsik di scendere in campo, altrimenti è pronto Zielinski: in mediana ci sono più dubbi che certezze. Maksimovic e Chiriches sono in ballottaggio per sostituire lo squalificato Koulibaly. Annunciata una buona cornice di pubblico.