La Gazzetta dello Sport

SONO PELI, FELICE DI ESSERE IL NUMERO 1

- di ANDREA SCHIANCHI

Infila tre pagnotte e un salame nella bisaccia, riempie di vino la vecchia borraccia e parte. «Dov’è che vai, Felice?». «A Milano. Al Giro d’Italia».

Maggio 1909. La Gazzetta dello Sport organizza la prima edizione della corsa rosa. Felice Peli ha diciannove anni, fa il garzone in una salumeria di Zanano, profonda Val Trompia, provincia di Brescia. Va su e giù per sentieri e strade polverose, sempre in sella a consegnare merci. Il Giro, per lui, è un’occasione. Per fuggire dalle fatiche di quell’esistenza, per diventare qualcuno. A Felice non interessa la vittoria finale: vuole soltanto esserci per poter raccontare all’osteria di Zanano che quella volta c’era anche lui.

C’è una folla incredibil­e in Corso Buenos Aires, a Milano, dove si svolgono le pratiche d’iscrizione. Soldati e gendarmi del Regno sorveglian­o. Quando si aprono le operazioni di punzonatur­a, il più veloce a presentars­i è proprio Felice Peli. Gli viene consegnata la maglia numero 1: è il primo iscritto del primo Giro d’Italia. Poco importa che non riesca a terminare tutta la corsa e che si debba fermare alla settima tappa. La cronaca non cambia la storia. Il suo successo è quella maglia che indossa quando torna trionfante a Zanano e la gente lo guarda con occhi stupiti e ammirati. Felice Peli non sarà mai un campione, ma adesso è diventato «qualcuno».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy