La Gazzetta dello Sport

C’è Gabigol per l’ultima chiamata europea dell’Inter

1Pioli ha provato il brasiliano in un 4-4-1-1 alle spalle di Icardi Esordio dal 1’ pure per Andreolli

- Luca Taidelli INVIATO AD APPIANO GENTILE (CO) @LucaTaidel­li

La conferma si avrà soltanto poco prima del match contro il Genoa, ma la tentazione di Pioli è forte: dare finalmente una chance dall’inizio a Gabigol. Fermo a 82 minuti complessiv­i in campionato, l’oggetto misterioso è stato titolare soltanto in Coppa Italia contro il Bologna. Il rossoblù – colori anche del Genoa – in effetti gli dona, visto che gli emiliani hanno battezzato tutte le prime volte del 20enne ex Santos. Esordio in campionato ( 25 settembre), debutto da titolare (17 gennaio) e primo – e finora unico – gol (19 febbraio). Da quel giorno, soltanto briciole la settimana successiva contro la Roma, poi Gabigol è di nuovo scomparso dai radar.

SECONDA PUNTA Non certo dai social, dove posta foto di mega tatuaggi e romantici baci con la sorella di Neymar che lo rendono personaggi­o virale malgrado non veda il campo. Ieri su Instagram un messaggio tra il mistico e lo speranzoso: «Il coraggio è ciò che ci fa spostare. La fede è ciò che ci tiene in vita e forti per combattere! Vai avanti, con coraggio e fede». E stavolta sembra che qualcosa sia davvero cambiato. Prima in mattinata, quando Pioli lo ha provato stabilment­e con Icardi. Poi in conferenza stampa, quando il tecnico come al solito non ha scoperto le carte ma ha spiegato: «Gabigol è cresciuto molto da quando sono arrivato, ha lavorato bene. Si è preso qualche pausa, ma ora è in condizione. Come sono in condizione i suoi compagni. Cercherò di scegliere bene, dobbiamo tornare alla vittoria». Visto che dopo due mesi di vacche magre serve una sterzata e che Banega e Joao Mario di recente non hanno brillato, cambiare qualcosa ci può stare. Pioli ha insistito dunque su un 4-4-1-1 con Candreva e Perisic esterni e Gabigol libero di muoversi da seconda punta. Il ruolo che preferisce, anche perché per diversi motivi non sarebbe in grado di sfiancarsi sulla fascia nelle due fasi. Con uno schieramen­to così sbilanciat­o, insistere con l’anarchico Brozovic in mezzo al campo sarebbe molto rischioso. Non a caso ieri al fianco di Gagliardin­i si è rivisto Kondogbia, «bocciato» contro il Napoli.

RISCHIO Pioli dovrà cambiare anche in difesa, dove mancherann­o lo squalifica­to Murillo e gli infortunat­i Ansaldi e Miranda. Di fatto sicuro l’esordio dal 1’ in questo campionato di Marco Andreolli. «Mi è piaciuto come è entrato contro il Napoli» ha detto il tecnico. Ma una possibilit­à potrebbe averla anche Davide Santon, ieri a sorpresa tra i titolari sul binario mancino. A pagare sarebbe dunque Yuto Nagatomo, reduce dall’erroraccio contro il Na- poli. Qui però si impongono alcune riflession­i. Intanto Pioli assicura di non aver visto il giapponese in difficoltà: «Se ho dovuto consolarlo? Prima di parlare guardo i comportame­nti e con Yuto non c’è stato bisogno di alcun intervento. E’ un gran profession­ista». Ma il vero rischio di iniziare con tre «esordienti» sarebbe legato anche alle sostituzio­ni. Dopo tanta naftalina, lo stesso Gabigol difficilme­nte avrebbe i 90’ nelle gambe. Dopo la rottura del tendine d’achille, nel novembre 2015 a Siviglia, Andreolli ha giocato soltanto una partita (ma con l’Inter già eliminata), contro lo Sparta, in Europa League l’8 dicembre. Per l’ultima di Santon bisogna invece riavvolger­e il nastro al 6 novembre, contro il Crotone. In panchina c’era «Caronte» Vecchi.

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LAPRESSE Gabigol, 20 anni, è arrivato la scorsa estate dal Santos

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