La Gazzetta dello Sport

Juric, basta lacrime: «Genoa salvo se restiamo uniti»

1L’allenatore: «Il ritiro ci ha fatto bene Usciremo rafforzati da queste difficoltà» Prima da titolare per Beghetto-Biraschi

- Francesco Gambaro GENOVA

Ivan Juric ha ritrovato il sorriso. Nel ritiro di Acqui Terme ha rivisto il «suo» Genoa, concentrat­o e cattivo, che era mancato nel secondo tempo contro il Chievo. Così la gara contro l’Inter – fondamenta­le in chiave salvezza per tenere a distanza Empoli e Crotone – ora fa un po’ meno paura: «Passare più tempo in- sieme è servito anche a livello umano. Non è facile ricreare un gruppo se cambi tantissimi giocatori – ha detto Juric –. Le lacrime dopo il Chievo? Io vivo di emozioni, sono fatto così. Questo è un lavoro freddo e profession­ale, ma come nessun altro lavoro ti dà tutte queste emozioni. Mi è venuto naturale: non si può controllar­e tutto. Ho ricevuto tanti attestati di stima e anche qualche critica, ma dai tifosi non mi sono mai sentito abbandonat­o». ORBAN OUT La sfortuna invece sembra non voler abbandonar­e il Genoa: Orban è dovuto tornare in Argentina per problemi familiari e non potrà essere della partita insieme a Perin, Izzo, Pinilla e Laxalt (convocati comunque dall’allenatore per fare gruppo). Juric non fa una piega: «Sono convinto che questi ragazzi, con tutte le difficoltà che ci sono capitate quest’anno, usciranno rafforzati e vincitori. E alla fine riusciremo a salvarci». Dopo il k.o. col Chievo, Juric ha ricevuto da Preziosi la spinta ad andare avanti: «Col presidente siamo sempre in contatto. Anche lui ci è rimasto molto male domenica scorsa. Sappiamo che è un momento molto delicato, e siamo vicini l’uno all’altro, con lo stesso obiettivo perché vogliamo che la squadra si salvi».

ESORDI La squalifica di Laxalt offre una chance importante a Beghetto: «Lui e Biraschi giocherann­o la prima partita da titolari. Sono ragazzi giusti che si sono sempre allenati bene. Sono convinto che faranno una bella prestazion­e», l’auspicio espresso dal tecnico rossoblù (con un passato in nerazzurro come assistente tecnico di Gian Piero Gasperini). Negli ultimi giorni Juric ha provato diversi moduli, ma alla fine la scelta dovrebbe ri- cadere sul solito 3-4-3 (o 3-42-1).

IN MEZZO PIÙ SCELTE L’unico dubbio di formazione è legato alla posizione di Rigoni. L’ex Chievo potrebbe giocare accanto a Veloso oppure più avanti. Nel caso, toccherebb­e a Ntcham o Cataldi affiancare il portoghese. «A centrocamp­o ho più scelte a disposizio­ne», ammette Juric. Davanti si profila un tridente inedito con Hiljemark e Palladino alle spalle di Simeone. Ma in lizza per una maglia c’è pure l’ex nerazzurro Pandev, autore di due degli ultimi tre gol rossoblù (contro Chievo e Lazio).

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LAPRESSE Ivan Juric, 41 anni, primo anno alla guida del Genoa

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