La Gazzetta dello Sport

Pioli: «Obbligo vittoria, il futuro può attendere»

«Vedremo se i dirigenti sono contenti di me». Mercato: avanti sull’udinese Samir

- Taidelli-Pessina

Ameno che il Milan non batta Roma e Atalanta, l’Inter può essere ancora padrona del proprio destino. Se infatti chiudesse sesta a pari punti con i rossoneri, a parità di scontro diretto verrebbe premiata dalla miglior differenza reti (+ 20 contro +13). Discorsi molto teorici, per una squadra che non vince dal 12 marzo. Eppure Stefano Pioli professa ottimismo, prima di affrontare il tema legato al proprio futuro: «Dai miei voglio la vittoria. Siamo l’Inter e abbiamo il dovere di tornare al successo. Le motivazion­i ci sono, in settimana abbiamo lavorato bene, ma conta solo il campo» chiosa il tecnico, ben sapendo che ripete invano certi concetti da sei vigilie. Pioli non vorrebbe guardarsi indietro, ma è costretto a farlo: «D’Ambrosio dice che la squadra ha mollato dopo aver perso la Champions? Sarebbe stato un grave errore, dopo Torino non era finito nulla. Piuttosto, non ci ha fatto bene la sosta. Un calo c’è stato, è evidente. Ma non fisico, i dati dicono che nelle ultime 4 abbiamo corso molto. Ora però pensiamo ad un avversario che in casa è sempre aggressivo. E alla fine faremo i bilanci. Il rischio di snobbare l’obiettivo Europa League? Il sesto posto conta relativame­nte. Le motivazion­i devono arrivare dall’indossare questa maglia. Cosa esigo dalla squadra? I risultati... Senza quel pareggio all’ultimo secondo nel derby le vostre valutazion­i sarebbero diverse. Ho fiducia nei miei giocatori, hanno qualità e dobbiamo fare di tutto per metterle in campo».

FUTURO Il futuro di Pioli sembra però segnato, come confermano i contatti con Conte e Simeone. «Non pos- so commentare le voci, ma solo la realtà e quello che i dirigenti fanno con me – fa l’allenatore –. La società mi ha dato solo fiducia e lo farà sino alla fine. Poi è ovvio che a fine campionato ci incontrere­mo e vedremo se sono contenti del mio lavoro. Sarebbe un peccato non finire bene la stagione, poi il futuro sarà quello che sarà».

NINJA E SAMIR Nel futuro dell’Inter potrebbero esserci anche Nainggolan e Samir. Il romanista è un top che andrebbe bene a qualsiasi tecnico. E Pioli il

Ninja lo ha allenato ai tempi del Piacenza. «Di Radja ho un ottimo ricordo – spiega –, più cresce il livello e più lui migliora. E’ fortissimo». Il 22enne terzino sinistro brasiliano è un altro obiettivo per la prossima stagione. L’Udinese lo valuta oltre i 10 milioni, nonostante vari problemi fisici. L’Inter lo ha visionato tutta la stagione, tanto da preferirlo ormai a Rodriguez ( Wolfsburg). Una trattativa concreta per colmare uno dei buchi più evidenti nella rosa nerazzurra.

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GETTY Stefano Pioli, 51 anni, allena l’Inter dal novembre 2016

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