La Gazzetta dello Sport

Orgoglio Delneri: «Udine, ricordati com’eravamo...»

1Riconferm­a vicina: «Salvi con 7 turni d’anticipo, negli ultimi anni non è stato così»

- INVIATO A UDINE fr.vell.

Iricordi restano per sempre, come l’affetto della gente e l’amore per la città. Gigi Delneri a Bergamo ha lasciato un pezzo di cuore, anche se sono passati quasi dieci anni: «Due stagioni bellissime, trascorse nella città bassa, ma quella alta che spettacolo. Il rapporto umano continuerà. Ho ancora tanti amici, alcuni verranno a vedere la partita qui, la Giuliana (nota ristoratri­ce, ndr) la sento sempre». Negli ultimi cinque scontri all’Atalanta non ha lasciato un punto: l’ha battuta sempre, anche all’andata ( 1- 3) quando la Dea giocò una gran partita e l’Udinese la bruciò con le ripartenze di Fofana, difendendo poi il fortino con un Karnezis straordina­rio.

SCENARI Oggi l’Atalanta gioca per arrivare in anticipo in Europa, l’Udinese per rinforzare una buona classifica: «Ma qui ci si dimentica troppo in fretta di come eravamo», attacca il tecnico un po’ polemico. «Gli anni scorsi la squadra non si era salvata con sette giornate di anticipo, non aveva segnato questi gol e fatto questi punti. E questo gruppo è in continua crescita e ci può stare una battuta d’arresto, che ha coinvolto tutti, come quella di Bologna». L’allenatore friulano fa bene a ricordarlo perché da queste parti una partita persa è una catastrofe e, invece, Delneri ha fatto davvero un gran lavoro

che gli vale una ri- conferma che la società non ha annunciato ufficialme­nte. Anche se da tanti piccoli particolar­i si capisce che il lavoro proseguirà.

PARTITA Prima, però, va dato un altro dispiacere all’Atalanta: «Una squadra forte, quella che forse ci ha messo più in difficoltà, la più tosta delle quattro ancora da affrontare. E’ aggressiva, sicura, ha ritmo e soluzioni. Poi c’è una cosa che mi piace: la città si identifica nella Dea. Noi qui piano piano ci possiamo arrivare. Non mi spaventano le assenze che ha Gasperini. Ha un potenziale d’attacco enorme, non ha dei pivellini: D’Alessandro risolve molti problemi. Poi Kurtic, Spinazzola, Petagna e Gomez». Già il Papu. Come fermarlo? Widmer ha la gamba giusta. «Ha colpi e velocità, è diventato ancora più bravo trovando spazi liberi per i compagni, se ti punta può far male. Ma ci siamo anche noi eh... Mi restano due dubbi. Proprio due miei dubbi mentali (Adnan o Silva a sinistra, Thereau o Perica davanti, ndr). L’importante è fare meglio che a Bologna». A chi gli fa notare che Thereau è in calo risponde secco: «Ha risolto alcune volte ed è uno degli artefici della svolta». Una svolta che ha dato certezze a Delneri che qualcosa sul futuro dice: «Resterà un portiere solo, gli altri due andranno a giocare». Qui il mercato è già in fermento, Fofana rimane, Widmer può partire, per Jankto e Samir deve arrivare l’offertona.

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ANSA Gigi Delneri, 66 anni, tecnico dell’Udinese, ex Atalanta

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