La Gazzetta dello Sport

Dani vince il duello Honda Vale al solito dietro, ma...

1Lo spagnolo non partiva in pole dal 2015. Marc (2°) ha rischiato come un matto, Crutchlow 3°. Rossi 7° con una Yamaha in crisi. Cresce Lorenzo (8°)

- Paolo Ianieri INVIATO A JEREZ (SPAGNA)

mandavano in scena la grande rissa che avrebbe condiziona­to il finale del Mondiale.

BRIVIDI Prima avendolo come riferiment­o a pochi metri (un decimo più lento), poi con pista libera davanti, Marquez ha provato a centrare la terza pole di fila dopo Argentina e Stati Uniti, prendendos­i rischi pazzeschi, come quello tra le curve 11 e 12, il velocissim­o tratto con piega a destra che porta al tornantino finale: quando il posteriore è partito per un attimo, con un sangue freddo impression­ante Marquez ha ripreso il controllo, riuscendo persino a migliorare di un nulla — 2 millesimi! — il suo pre- cedente miglior giro, non abbastanza per battere Dani. «Quello che ha fatto è incredibil­e, nessun altro guida così al limite» lo ha applaudito Andrea Dovizioso. «Lì ho avuto paura e ho perso concentraz­ione, ma il 2° posto mi va benissimo», la replica di Marquez.

YAMAHA FATICA È stato il gran finale di una giornatona Honda completata dal 3° posto di Cal Crutchlow, sempre più a suo agio nelle posizioni di vertice («Sono contento, anche se ho perso tempo a provare novità per Honda» il commento bizzarro dell’inglese di Lucio Cecchinell­o), mentre ha faticato la Yamaha, che qui ha spesso dominato. «La moto al posteriore scivola tantissimo nelle curve a sinistra e per ora non siamo riusciti a risolvere il problema, speriamo che con l’aumento della temperatur­a non peggiori» ha spiegato Maverick Viñales, 4° e migliore della truppa di Iwata, con Johann Zarco 6° alle spalle della Suzuki di Andrea Iannone e davanti a Rossi, riuscito all’ultimo ad artigliare il 7° posto.

ECCO LORENZO Una difesa complicata, quella della leadership iridata, per Valentino, che su una pista dove il sorpasso non è tra i più agevoli, oggi alle 14 dovrà scattare al meglio dalla terza fila per restare ag- ganciato al treno dei migliori. E chissà se, con lui, risalirann­o anche le Ducati: se per Dovizioso, il cui sabato è finito in Q1 (12° alle spalle di Danilo Petrucci), la rimonta si annuncia complicata, c’è attesa per quello che farà Jorge Lorenzo. Su una pista che ama sta guidando alla grande sopra i limiti di una GP17 che finalmente inizia a sentire più sua: «La qualifica non rispecchia il mio vero ritmo — spiega sollevato Jorge, 8° —, molto vicino ai primi. Guido fluido, mi sento sempre meglio, con una moto che rispetto alla Yamaha mi offre una maggiore velocità di punta e una migliore staccata».

 ??  ?? Ci ha provato, Marc Marquez, a fregarli. Con Valentino Rossi gli è andata bene, con Dani Pedrosa no. Finale infuocato e giocato sull’astuzia, quello che ha deciso la qualifica del GP di Spagna, gran prologo del GP numero 3000 della storia, con Marc a...
Ci ha provato, Marc Marquez, a fregarli. Con Valentino Rossi gli è andata bene, con Dani Pedrosa no. Finale infuocato e giocato sull’astuzia, quello che ha deciso la qualifica del GP di Spagna, gran prologo del GP numero 3000 della storia, con Marc a...
 ??  ?? CHE PAURA QUELLA DERAPATA NEL VELOCE. HO PERSO CONCENTRAZ­IONE MARC MARQUEZ PILOTA HONDA
CHE PAURA QUELLA DERAPATA NEL VELOCE. HO PERSO CONCENTRAZ­IONE MARC MARQUEZ PILOTA HONDA
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LUI MI MARCAVA, MA IO HO TIRATO LO STESSO E HO VINTO LA SFIDA DANIEL PEDROSA PILOTA HONDA

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